Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

Una lctt.ura assai interessante - a cui :;cguc poi una lucida CSJ>Osizione di L. H. Hafstad sui fattori determinanti dell'uso dell'cncq;ia atomica come sorgente di e– nergia pur essa molto attuale. (Curioso rilievo: v'è in questo numero anche una deliberazione del << Courtt.·il of thc Churches of Christ in Amcrira >), su <1 /,(1 coscie,.za crist.iaru, e fr• armi per fo di.itruzione di m<1.~sa >), in rui la muggio– nrnza pur rondannando l'uso delle bombe atomid1e urriva a ,lcterminare alcuni casi in cui J>uÒ cl-sere perdonato - mcnirc ]a minoranza pro1)one che esso venga del 1ut• 10 ripudiato e bandito. I preti ~on 1u11i uguali: pochi riescono a conservare lihc• ro il giu{litio personale, nH'ntrc u1olli u– tilizzano le sottigliezze del discor~o logi· <:o per <lar ragione a,wlw al diavolo, se il ,Jiavolo eomamla ... ). E. LAVORO E LIBERTA Pubblicazione mensile(perunmovimento del lavoratori) Milano, n. l. m:qq:::io )9Sl. È la publ,licaziorw da lcmpo prolllCbSa da (Jucl gruppelto di milancsi/boJog1HJbi d1c, flo1)0 varie Ìn<·crlczz(', se ne uscì al Congresso di Anl'.Ona dalla F'AI. La testa– ta cd il so1101i1olo has1:mo a definirne l'in– tenzione, del resto di(·hiarata cspressamen– h.:: ('OSti1uire (( un mezzo di lotta per la libertà <li lavoro e per un lavoro JilJero )J, La volon1(1 di un nuovo << movimento dei làvora1ori >) è staia più voh(' avvcrlita: J>Cr– thè è evidente ehc l'assenza rii iniziative sponlanee nel campo del lavoro (in1cso in senso generale: con il martello o b \'811• ga o la penna lulli siamo operai, chi non è parassita sul lavoro allrui) è la (';rnsa più evidente cd insieme l'cffct.10 pili cvi(lcnte del nostro malessere sociale, oggi. Pert'.iò si parla e si riparla spesso tra noi tli « Consigli )) 1 ripensando l'esperienza fallita in passato per la speranza cli iniziarla cx novo in modo migliore. Perciò, bforzo di .:01,truzioni meno ambiziose, s'è fa110 tra noi il 1c1Hativo dei « Cruppi di Difesa .Sin– dacale>), -~ quali risponderebbero csa11a– mctllc (se fosse possibile diffonderne la 1..'0Sliluzionc) a <1uclla aderenza al poslo di lavoro che s'invoca ton.1c novj1à. Ma la difficoltà non è R pcm.arc n: è 1< fare >J. ComunqÙe, noi saluti1.11110 il tentativo, per il quale formuliamo i nostri auguri migliori t'IH: possa riuscire laddove ahri ha fallito. Il primo numero della rivisti• na è assai scarno di contenuto, cd :u,,,ai gravalo <li parole: ma non sarebl,c giusto µ:iuclicar·c un 1en1a1ivo di nuovo solco dal– la poehczza del primo segno d,c tr:ircia sul rampo. Crediamo the potrà ~viluppar– si in senso di bene. Se vi parleranno scm• prc più i lavoratori dei 1)roblèmi di cui hanno clirNla cs1)cricnza, 1·i:1sn1no cioè del ~uo lavoro, J)romuover:'t la ricerca alnH'no di una via d'usrirn dalla 1>aludc in cui i Par1i1i c<l i Sind,wa1i e k Chi,·sc hanno impantanalo e dis1ru1ta la 1·ap<1ci1à d'ini• ziativa ,li tutli. (Non 1·i ,,ofTcrmiarno quindi a discutere il « d1c t'Oba vogliamo>), dic si prcs1ercl,– hc a tante inlcnog;azioni. ~è rileviamo la <'Ontraddizione dell'amico C., d1c meni!'(' partecipa a questa inizialiva l'osi :u;solu1a– mcn1c a-sinda,·ale rimane al Huo posto di « dirigcnlc >l d'una Ccnln1lc simlarnlc. Tut• tosi rhi11rirà per via, se l'iniiiativa viYrù1. Uuon htvoro. C. G. NECESS/T A' DI SCELTA Nel corso della provagamla elettorale, è stata espres3a una bella defi11i:io11e del fondo del contrasto: al ci11adi110elcuore si chiede di sce!!licre tra la pri~donc (russa) ed il convento (cattolico). Noi, non sceJdiamo, uè fo pri~ÙJtW nè il com·entu. m,Z.; ci bauinmo contro Cuna e l'altra. No,, ci ml!lleremo mai con un (l(lo di scelur nostro. ni.• con gli flgu::ini sraliniqi 11ècon quelli p<tpisti. 487

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