Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

]11, una lingua artificiale, l'Esperanto, tale sem,plificazione da, Giudizio Finale si fissa in una regola assoluta. Tutte le qualità possibili si confro11• tano due a. due: e sempre la parte positiva si esprinie con un radicale semplice, mentre la parte negativa s' esprinic col radicale stesso preceduto dal prefisso mal. Così d' un Tizio anziano noi dire1n111,o che è « ma/– giovane )>, mentre La bassina reginn Mab è « rnalgrande » e nell'incerta oscu– rità della notte <e malchiara >> le sue pupille assonnate sono <e 1na/Q.perte )i. Che prigione ,nentale, un mondo così seniplifica.to in bianco e nero in ogni suo attimo in ogrii suo a.spett.o. ( Lo stesso procedimento è applicato da Orw<'ll n<'lla « Neolingua " da lui attrib,tita come modo d'espressione coatta alla società concentrttzionaria inglese d'un ipotetico anno ,, J 894 ,, ) . Acquista così un senso umano il porsi ·in atteggiamento contrrtrio alle ri.cette del totalitarismo linguistico. 1l che significa: persistere nel costruirsi e nell'usare u.n vocabolario che ì,u:luda il 1nassim.o di s/tunctture, e che /J('I' ciiJ risulterà assai ricco ma anche moderatamente colorato dai giudizi a.f– Jettivi che ci son f>ropri in quanto siamo anarchici. Noi doteremo il nostro pensi('ro d'un grado tanto più elevato di C<•• m.unicabilità intellettuale quanto più riuscirem.o cui accostarci, nella d.<>fi– nizione dei tennini che son la pietra di paragone della nostra ideologia, e di ogni ideologia di parte, alla loro accezione volgare, generale, neutra, - cioè quan,to più. riusciremo tul usare le parole nel 8<:nsoche esse hanno nel linguaggio comune. ANDRÉ PRUNIER UN ALTRO TRADITORE Anche Carlo Ma11eo1ti ha lascialo i/ PC. separando.~i. cfolla sua a1>r>e11clice lie (m,·orn sì chiama PS (dì Nenni, per intenderci). E come c1l solito la sw1 accorato lettera di di– missioni. non lw atmto rispoMa: gli lwn d"tto che .,'è squali/ìc(tlQ morolme,ite. ma si sori guardati cfol discuterlo. Il metodo solito. Il suo libro sulla Russfo brucia: guai "'I Pn/n,r" iu fl(>lemic" sui << folli >). I vari pro– Je."sio11i.~ti di. azione politico russa in lwliu - da Togliatti a Nemii in giù - son so1tili tluttori iu idee, ma lia11110 una org(lnict1 ripugn(l11za /Jer i falli. E i disserizintti dal coro, come Matteotti, si Jit1ufrlar10 con lr, solita occ1,sC1: traditori. È fJ1testa ste.,.~a accusa d,e. detta nel lingw;,.ggio più eufemistico del PS, si traduce; egli s'è squalificuto moralme111e. sceglie11cloper il .mo atto questo momento (con le elezioni, s'intemlf'). Clie (< aura di libertà )), nei Partiti. (Auguriamo con tiitto il cuore clie Carlo Matteotti non faccia la fine di Cucchi - che stu scrivendo su g,'.ornalacci come IL TEMPO una de.~criziorie vre1e11ziosame11te intitolata u !.,a Russirr com'è)>, e che porrebbe più chiaramente dirsi: << /.,,o Ru.1siu com'è visrn cfo una. sert"(l n).

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