Volontà - anno V - n.9 - 1 giugno 1951

NOTERELLE ' UMANITA DELLE PAROLE LA « ENCYCLOPt:1)/f,,' ANARCI/ISTE ,, redalllt ,J,, Sebastien Faure ,, dai suoi collaboratori tra le due guerre ultime (1919-1939) era« enci– dopedica >> per così dire in quanto alla scelt.a dei vocaboli che giungeva ad includ(•rt-' parole come cc aerostat<-' >,, ma ,,rn « mwrchi<'<t )> sopratutto per la. quota d'wuore o di odio anness(l, a ciascu,w, parola dall'atteggiamento pro11ri.o d,~i redaffori e inclusa neU' i.m;U.•me dell' op,:,ra in conseg,ienza del– r over essi in comune un peculiare ,,;isrnma co11venzio1u,le di valori. Le pn.rol<• vi er<mo così, pilÌ o meno be,w, d,?finite razional,nente in riferimento alla realuì sperinicntale: ma ciò che vi 11estiva assai di più9 come in tutta la le1tera1ura sociologica di tendenza, era, l'amplificazione n>lloricu del tema emozionale, ciò che si potrebbt! chi.limare il coeffìc,'.e,tte di rtpprovazione o di riprovazione assegnato a ciascun vocabolo. Un siffatto uso della lingua comune in funzione d'un attPggiamento e, ancor peggio, in funzione di una ideologia può ben essere inevitabile. Pu.à darsi che ogni prosresso nel pensiero sociale si riduc<t alla rPvisione dei giudizi effe11ivi i,npliciti nelle ideP e nelle parole più risonanti, ,nitigan• . doli o accentuandoli o rovesciandoli. ln quelle idee e parole si concretano .'ifW,,;,so i miti elaborali da un cerio gruppo sociale: p<->rciò~on essc~ quasi lutfe segnale dal carattere sacro d,:>/l'ambivalenz(I, che le presta ad Pspri• mPrP anche retdt.à opposte. È p<~rò anclw lecito. tisserire clu~ ù possibile introdurre nel linguag• gio wui parte nutggiore di obbielfività. di inipassibilità lucida. E non par 1wces:mrio, per riuscirvi, che si sostituiscano dellt) astrazioni quasi imptm,• sabili pPr il loro algebrismo e la _loro aridità, in luogo delle parole re• lativam.ente concr<•M ed evocatrici del vissuto che son propriP del linguag– gio comune. Questa volontà di adcrenzct obbiettiva del linguaggio alla renltà, lon– lmia sia dalle cariche entozionali delle parole sia dal loro svziotam,ento in astrattismi, costituisce il problema. posto da tutti gli sforzi di << dart:> 11 n .e11so più puro alle parole della tribrì ». Uno degli ostacoli m.aggiori che si frappongono tra l'anarchico dPl 1951 t• l'analisi del mondo conte,nporaneo è proprio costituito dalla tra- 478

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