Volontà - anno V - n.8 - 1 maggio 1951

ELEZIONI AHHO V n. I lfNNÌOlffl È CO.ML \ClATO 1111 altro h~m1m al ~ioco del.l"albno della cuccagna. Po- ,.,a del gioco è Ja 1or1a del coside110 « Potere localr ,,, f•ioi· i mille posli di comando, lf" mille fon1i di ccfavori agli amici 1). d1e co:.tituis,·ono nella rc1,ubblic11 clericale italin1rn le umministrazioni commrnli. E concorrenti ~ouo tu11i coloro che vogliono ultaccnrsi ,1llc s.munlc mammelle dello Stato - allP quali nessuno osa for conJluirc lu ricchezza tlei ricchi, e tutti ac- 1•c1111110 in ~uo luogo (finchè duri. ..) l'elemosina americana come complc- 111cn10 di <1uunto :iii ric~e :a :,1lTemcre dalla fame dt~lla 1)0vcru gente. In lesta marciano i t.."Osi(lclti • comuni.sti :i- ed i <.-osidelli .e c.leu10<:r:,- 1ici c.ris1iani •: i dirigenti P. C. e D. C. mobilitano i loro greggi, li in– cnnuninano ben is1rui1i verso le urne Jclle elezioni ;.1mminis1ra1in con or• dini c.utegorici. e sanno che saranno ubbiditi. e che per i loro <':tporioni sarit la fetta gr0ssa del.la torla. Cli altri .... oh gli altri. U1m corsu :1ffanuosa, indecente, cli genie nlla ,,uale per lu Cre11a non irnport11 di far vedere anche agli orbi l'animo clu· li nnt0,•e, l'ambizione 11011 di lavorarn ma di nuidersi dirigente del lavoro altrui. non cli alluure sul l)iano IO<',alele p1·cwvide11zo cli cui la 1>0• H'rn gente ha bisogno 1·ro,·a1Hloil modo che i ricchi le 1>11ghino ma solo di passare tra i pcrsonaggi-importunti che maneggiano la cornucopi11 del Ja. u;uo e.li Roma o di Wash.iugton. In <(UC6t'animo, poichè P. C. e D. C. -.on 1rop1>0c"idenlemente 1n:1dronidella situazione. il gran discorso C dt·gli 1e t1p1,arcntmnenti .,, <.-011 cui i minori cere-ano d'aggregaM!i ad uno dei mag– ~iori per averne le briciole del pMto. Nessuno, quasi ne88uno, pemia 111I serio (unico pensiero d'a\'veuire ,:onccpibile per gente radicale) a ricostruire in Italia un meccanismo lii vera opposizione ai detentori del Potere, locale o centrale poco im- 1,orta • senza preoccup1trsi delle dime.nsioni iniziali necessariamente mi– nime d.i quell'opposizione ma ansiosi e certi di farla divenire via vi.a 11iù forte, nell'esercizio tli un11 critica e d'm1 controllo che pure entro l'attuale tendano a rieducare i pott.•111i " temere t' gli ovvr,•J1i a volt>r(•. 385

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