Volontà - anno V - n.8 - 1 maggio 1951

· Invece. Socia.listi che hau duto il miserando spettacolo d"un Congresso di ,111ilitazio11e uvenle il suo perno nelle poltrone ministeriali, e che ora danno lo spenncolo altrettanto miserando del dissidio sugli apparenta– mrnti con ln D. C., nemica radicale d'ognuno cl1e voglia resistere al pre• potere della Chiesa montante verso il dominio totale a cui ha aperto la ,•i:1 il fascismo e l'art. 7. E socialisti, altri, invece mos1rano l':malog.i miseria dell'apparentarsi senzn discussioni con il P. C., nemico a t1m1. volta radicale d'ognuno che voglia operare contro lo s1,irito di gregge e d"autoritì1 indisctt8Sa lusciatoci in eredità dal fascismo. E re1n1hhlicani, e liberali .... a che seguitare nell'elencare i 1.arte<-i– panli al gioco dl"ll'albero della cuccagna? Val meglio rilevare, per averne conforto per l'avvenire. i 1>ochi se~11i d_i resistenza a quella corsa - che è di uomini deteriori. ansiosi di co– stituirsi. attraverso la burla df'I potne delel,!:afo.tlal Popolo, l'illusione rii diventare influenti e capaci. Vi sono dappertutto. Ira i socialisti, Ira i re1H1bblica.ui. tra i libe. rali. 1mchc uomini tlirilli: che vedono chiaro. che insistono (per ora im 1 1mo) nel. (>rOpugnare il ripudio di ogni coalizione, in visla deUa ri– nuscira d'una opposizione che resti attaccata alla radice, che guardi a·1. l'a"\'enire, che pensi al popolo non ai « dirigenti del Partito». Sono po– chi. nel loro campo c•he accetta la società quale essa è - come siamo po– chi noi nel nostro cam1w che la rifiuta. Ma l'avvenire sta in loro, com<– in noi. E seppure sappiamo che con essi alla fine ci troveremo in battu– glia, riconosciamo che per ora essi costituiscono una forza viva tra il domin:mk conformismo di partili e di c-hiecic. nel preS<'nte ri~1agnamen10 di O;?lli r1ttività vitale. In quest'alba grigia ci è di conforto il sapere che c'è, anche al di Fuori del nostro campo, chi non pensa nè a poltrone di Ministro, nè a seggi di Sindaco. Noi ci auguriamo che essi arrivino infine ad accorgersi che lavorare per il popolo significa« ricominciare da capo» su strade nuove. fuori degli schemi e degli apparati senz'anima 3 cui si sono ridotti tutti i partiti per opera dei 1oro capi e per l'a:done awelenatriee Òf'l fascismo. V. _ ~ •··· Un popolo ebe per eaietere più facilmente delega la propria 1110~ vr■nità, opera come uoo che per meglio correre legHi gambe e braccia ..• '"· CARLO PISACANE d• , !5•grto tull• Ri..,ol111ione• 386

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