Volontà - anno V - n.8 - 1 maggio 1951

Gli uccordi lra ;;li stati deU'.Eu• ropu orien1ale e la Chiesa, non so– no sohanto dett~nninali da giochi di 1:ricchc 1>olitichc - o almeno que– sto i· l'aspcllo pii1 triviale. Mi pare piuttosto un segno dell'in1po1enza dell'ideologia poli1ica - cla'sse - ad assorbire tutta la psicologia del– l'individuo e tlivcnlare rssa ~tcesu 1-rli~ionf'. Una scunfithl, dunque, in qmuito i tcrmiui pii1 ik"gre1i e efficaci del dominio e dello slrullamcnto non FòOno stati affatto •~liminali dalla psi– ,·he individuale; in (1uanto il pro– hlcnrn allontanuto ritorna e tlomi– na; e doiuani. negando aucorn il problema. tuùo il lu,•oro crollereb– be tli nuo,•o nella ~lt"S!m situazione ,li 1•ri111a. P<·r 1rnsfor111ar1· l'uon10 - forne l"mer~1~re i valori unrnni - bisogna toc1·11rl.' l"uòiuo 1: le cose che pil, immediatamente lo circoml.mo, lo influenznuo e :,ullt· f1t111li ~i ei.t'"r1·i1a l:t 1011111 influenza. Politica <..:amhiato iJuasi totalmente il qua– tiro politico, momlialc e nazionale, enl ro cui ngivano le forze rivoluzio– anrie d1e noi abitualmente pr('ndia– mo ud e~mpio. Oggi: - un inlcr11latalismo veramente operante, sia politicamente che eeo-– ■omicamente (se esiste ancora una disl inz'ione), che ha svuotato di sen– so i nazional.ismi J>articolari e che eliruiun ogni possibilità di appartn:r– si in una poltlica di casa; iotersta– talismo ,e non internazieonlismo. poiehè pr~e J>er accostamenti de– ~li i;chemi sta1uli e non dei.le popo• 41U lttzioui che anzi , cngouo ancor pii• allontanate e separate; - l'Europa, unu volta al ccutro del mondo, è relegata ad un piano tra Ja colonia e la « frontiera avan• zata )I; mentre una volta produceva i fenomeni politici, economici, so. ciali, essa è stritolata da altri centri ~ subisce quei fenomeni; e queati ff'. nomeni hanno fot'fuc di\'erse da <1uel.le contro le quali ,wevamo 111111 Cl'ljlf'r ienza; - l'estremo oriente si s,cglia; i suoi strati borghesi si sono posti al– la tesla (li una epinta nazioualisl:1 che coinvolge anche gli slrati popo– lari - con il gro~so cquh oco iutt•r- 110 di un proletariato che pcrnm ••I– la ri,-oluzioue sociale e una borglu·– sia che pc.nsu al 1>roprio dominio: - si sta co111pi(•ndo una rivoluzio– ne nei metodi e uwzzi Ji produzio– ne che t:rasf~nna I:. borgh~i11 •·api talista in burocrazia !tatale: - la democrazia horghe;e è mor– ta per incapacità congenita di ri~ol– v1•r1~ radicalmente il 1,rohlema so1·i:1- h· ,. per b neccssiti1 di supernrr- le ,,roprie crisi economichf' 0011 1111:1 organizzazione che porta fa1al11u•nh.• :d totalitarimto @lalale. Allor" Lottare per la conquista o h1 cli~ l!ilrnzione del potere (lo stato) - flò ,rnche fosse 1>ossibiJe con me-ni ,I i– Nersi da quelli ormai tradizionali i· votati, da un punto di vista ri,•oln• zionario, al fallimento - è a!Surdu: si conquisterebbe. nel ruigliore dei casi, un reparto dell'interstatalismo mondiale; non !i distruggerebht• niente. · Tutlll la fisionomia 1>oli1ic·a 111011- dia)e st11 snhendo un'e,·oluzione e

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