Volontà - anno V - n.4 - 1 novembre 1950

dinre per quauto sta nclFambito del– la dcli:, sun 111tivit:"1, Quindi, <( organizzare n un lavoro siguilìcn. in senso generale, cspri– m<'rlo <·on 1111 insieme di 01,erazio– ni sinp::ol<' IX'n clctcrminatc, e 1>cr 0Ani 01H'rnzio11c stabilire d'accordo tra tutti i partecipanti chi_ e in che modi dcw· in<'aric·arscnc, cioè costi– tuire i diw•rsi (< orp::nni 11 che prO\'• ''t'dono all'esecuzione sua. 1< Orga– nizzazim1c », è quindi l'ossatura ela– stica i;.ulla <1uale i diversi 1rnrte– cipan1i ad un'im1}re!m comune s'ac– corduno di i11i'-Crire il loro lavorn indi,•iduul<' e di ~•·uppo. allo scopo di oltencre il risultuto più soddisfa– cente pci- tutti col minimo di fotic·a per ciascuno, mediante l11 c·oorclin:a– zioue s1,ontunca dcJro1,crn diversa che ci11st·u110 di, secondo il suo genio. J I consenso dovrcblJf• c•sserc gene– mie nnchf' per quc•stf' definizioni. dn quanto C!!SC ris1,oudono all'espe– rienza c·omunc. A <111cstopunto. una riflel-i'-ione s·iusinua. Agire- sul 1>in110 delle com– pc1izio11i sociali - che è << In poli– lica » - è tm luvor·o come• un nitro. Che <.-osa è difolli l'azione politica o l'nzionc sindacale di un gruppo d('ICrminato di uomini t' donne se non un 1c lavoro 11 '? Oµ:ni j?nlppo C'hc l'iccrchi di compierlo con una rugioncvolc (•ffic::ieuza deve porsi i I problema dc•lla su.i 11r~a11izzazione. Per tale ~ru11po. o~µ:i. i< organiz– zarf' n ~ una 1H1rolaequivoca: tanto rhe <1un11dosi persej?unno Si'Ol>i di libertà essn ripuµ:1111. Pr·rd1è tutti i Partiti tutte lf' Chicsf'. LUtti i Go– verni - cioè tulle le associuzioui in ,rui mrn gnng di prepotenti ha im- poslu In sua autoritù sulla mollilu– dine dei seguaci - idcnlificano <1or– gnnizzarc» con la cos1ruzio11t: di una ossnturn pirnmid1ilc- la qu.dc stabi– lizzi il loro polf'l"f'. la qunlt• assicuri l'ubbidienza dei grcgai-i. M:i « organizzare » ~i può. si dc\'c, riportare nl suo si~nificato ori~innl<'. Ed è possibik cd è indispc-nsabil<' per le associazioni c·hc 11011 perse– guono ambizioni di comando. che non cohivnno t·api. <· clw 11011 di– spongono di aiuti gros:;i 1,c•1· 11ffron– tnre lr- enormi dissipazioni c1·c11er– gi11 dei meccnnismi ,mtorilari. ]n parlicolare. ~i deve «or;;unizza– re>i anche il luvoro che il moviment.o :urnrc:hico inlendc compiere. Noi, che siamo pcrsuns.i dclln possibilitù di far funzionare in armonica coor– dinazione tutta quanta 111 vita i;.o– cialc, dobbiamo comi1wiarc· c·ol di– moslrnrr- <'hc· è po;;.sihilf' 1►rc-11dcn• trn noi liberi Ul't·ortli suffic:if'nli ,,c:r– c·hè il nostro lnvoro politico sia he– nc oq?:anil'.zato. abbiH il 1111,ssimo cli eflicienza, scm:r1 al1•11nn ncccssit."1 di gcrnrc·hie e di t·api. E' questo un proble11111 di c·ui o– gni tanto si torna II discutf're. Pci– csso a Carrara si i; ct·rcnlo di mlvia– re la solu:.-.ionc co11 lf' noi<· 1( Diret– tiv<' 1>cr 1:i organizzazione n e si è bouez:uto FAI il qumlro ll'iu$i.cme degli accordi tra 1·om1u1J:ni e Lra gruppi. Noi ci siamo chicsli allora, e ci chicdinmo a11corn: in quali modi si può c·oslituirc una organizzazione. che assicuri il miglior risultato col minimo sforzo, mn che non diminui– sca la libertù di nessun individuo 21:l

RkJQdWJsaXNoZXIy