Volontà - anno V - n.4 - 1 novembre 1950

propa~andn con cui si CSf)Ougono, ma sopratullo <bi quanto di J.n,oro che du:.c•uno C disposto a d11re rinun– ciamlo ud o,·c di comoditù e di ri– poso, e dul qunnto di stima socia!,· chf' ci si i· guacla~mHi con la pro1>ria vita. t( Politi,·a » è di fatto un·urte i– gnobile. J11s.udieia chi In pruli~n, sempre. Anche Lenin. •·on tutte l<– sue belle idee, nllo stl'in~cr delle somme, s"è ritrovnto nd ngire come SI! fossero state sue le idee di Ma– chiavelli o di TrciJzchc. Ed è ine• vitabile che cosi a\•ve11ga quando si parte io atteggiamenti (( 1>rntici )), a: realistici 11, cioè nmoralistici - cou l'illusione cl1t· esistano campi sc1mrati in cui l'a~ire umano può svincolnrsi dalla moralitù ucccssu– ria alla suu umnnitii. c..ioè che le nor– me etiche valide per i rapporti per– sonali possano im1nwcmente igno– rarsi nei rapporti so,·iuli. Tale è, di necessità, la «politica»: la quale implicu una so1,ravulutazio11c di sè, una sottovnlutnzione del prossimo - « io ,, so come 1•gli dC'bbn a~ire per il suo bene (nrlla mi~diore ipotesi). o egli è << 1unlcrial1· unwno » per i « miei )> esperimenti (11ell'i1>otcsi pc~,:::iorc). Antipoli1ic•;\ i· p<'r noi anarchi(·i una divisn. E non s.erve ~oltanto a difrmll'rci da: V.,fo111tì, 111 8 . lS fehbraio 1949. leggete: contro il 1< far politica )I dei Pa1·titi, ma unchc contro Jc nostre steii-SC tentazioni di « for politica », che C un lnvoro piacevole, dù senso di su– pt::riol"it:ì, alimenta al fondo i JJO:.lri iucliminabili impulsi di Potere. Sappiamo - è la doloro~n conclu– sione evidente dcll'<'s1,crienza stori• ca - che <1uando si comhu:ia col <( far politicu » aninrnli dalle miglio– ri intcmdoni di rispc110 della libcrtù del prossimo, si finisce ugualmente <<politicanti>), prigionieri della nmc– thina, disamorati al lavoro produt– livo, lieti solo d'aver sotto di sè un ap1rnrnto da manovrare e gente che a11plnude e che segue. L'anarchismo è antipoliti◄·o nella ~ua esseuza. Non fosse altro. perchè il (< far politica)> fu degcncrnrc, fa. tahnentc, jl Movimento in Partito; che è l'altrn lezione dell'cspcrieuza storic-..a. L'azione soeinle degli amu·– d1it'i singoli e dei loro Gruppi ri• munc t( 111rnr,·hicn )> finchè sia nel ,,uadro di un insic,ue di vite labo– riose. di gionrnle dense di lavoro di amore, in cui essa si inserisce come << un ,. elemento ma senza romperne mai il Auido equilibrio, i:;e11za mni diw·111uruc domiuat1·icc. Conclusione: guardiamoci <1uindi d,dl'inti-odurrc il vrlcuo dd « {;.n· politi<·a" irnche tra noi. V. LA RIVOLUZIONE SCONOSCIUTA di VOl_TN 211

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