Volontà - anno V - n.4 - 1 novembre 1950

Per J'anarchismo i fattoiri economici dei mali sociali, i fattori poli– tici sono già seeonClari. li fattore primario è d'una umanità integrale. esprime i residui di bestiahà e di stuoiditi1 tuttora llH~r.sentinelle nostre vite, si chiama - con ,lue nomf che dicono un fatto solo -– Comando-Ubbidienza. Perciò noi 11011 dividiamo il mondo degli n.t'o1nini e donne in classi c,conomiche o in classj 'J)Olitiche o in classi mo!l"aliocl altre. Guardiamo ciascun uomo e donna ·in sè. come avvertimno il tremen– do peso ne~ativo llella volontà di comando anche tra i poveri (ed anche tra gli anarchici. per poco che noi al lt·ntiamo la nostra vigi· lanza su noi stessi), così sappiamo ap1}rezzare i rudimenli di volontà libertarie talora presenti anche tra ricchi. anche U'a i feddi di Chie– se e di Partiti e da1>pertulto rileviamo il pern nr.gativo ancor pili tre· mendo clclla disciplina. dell'ubhidienza. Cou ciò, ben lo sappiamo, noi ci neghiamo il successo evidente. immediato, esclusivo, che ad altri pare la 1►rova necessaria della ve~ rità. La nostra azione fhtisce quasi indistinta nell'azione di tolti. DI, e darà i suoi f1rutti: e chi ha occhi per vede:re se n'accorge. 1\'la non noi possiamo cercare di avere milioni di «seguaci>), nè fahbricmrci sloµ;ans cl1e entusiasmino a servire. Anch~ se talvolta ci tentino, con l~ l~ro apparenza cli più facili vie e i>ÌÙconclusive. noi stessi ci proi– biamo l'uso di tu,tti rnetQdi cli chi o.pera per la via della i•rregimenta~ zione. per la via che condure ,1ll'Autorità. Qldndi. conclusione. i nostri nemici primi son oggi: 1) chi pret'E,nde di controllare il nostro spirito -- cioè i concla– mati detentori di verità 1rilevate che bisogna accettare ad occhi chiusi, con atti di <efede)); i sacerdoti di tutte le chiese che· attorno a quelle 11releseverità, su1>posleanteriori alla libertà di ciascw10 cli noi, hau– no costruito macchine irr.:•ggimeutauti fatte di clogmi e di riti. Chi. analogalmente ai preti delle Chiese, pretende <li mettere giogo e h,asto m•lla é1zione sociale - cioè i militari degli esercitj ed i politicanti cìei Partiti, le élites o gangs per cui è fondamentale col– tivare tra noi lo spirito di gregge - mentre ognuno cli noi, per poco che interroghi &J stesso, si trova in furria contro ogni militarismo ecl ogni conformismo, ,:t1ole l'a sua intera libertà 1 come condizione pre- 200

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