Volontà - anno V - n.2-3 - 1 ottobre 1950

i,t'gue e stuole e radio uellu st<·s~n vin, con mnl,!giore o minore ubilitù. On parte loro, la thicsa e la sina– goga servono così devotamente lo Stato in tempi di p11ccchf' non sor– prende trovar poi i 1neti di ci11scuua religione invocare dnl loro ((dio,, Ja vittoriu per il 1>acsc in "ui essi , irnno e In distruzione d"I 1111csc di– chiarato <memico >). JI bisogno 1:l miseria le nrnluttie, tulti i mali generali dallo sCruttta– mcnto dei molti ,fa pnrte dei pochi - il capitalismo, oggi - <' dallo Sta- 10 che ne dift'nclc il sistema sociale. ,-0110 Oj!:;t:ello di miglioramento 1•er nlli di <e generositù ». di <(carità)), con cui la 1tcntc stcssn che ha il mas– :-imo di col1Hl nel causare tali mali l-i i-OIJC\'ano soc·ialnH•nlc al molo di bt'ndallol'i. In brne: lo Staio, quando si spo– ;!li dei suoi orpelli, si mostra comt' il nrnlf' per f'<•ccllcnz11. la mos.trnositiL più orrihil<· - per dirln in ~irnbo– lo - mai concf'pila eia/ Mammone n cui l-('rvc cosi fcdclmrntr p('I' man– tenere l'mnanit:ì di cnt<'ne. Lo Staio i· rii fallo il ncmic·o più formidahil(' dc·lla i1:,·('i-Sa11tc• lottn unrnnn pc·r l'<'rnnncipazionc sociale e politica. E c1un11do In sun potenzn sia ro,·c• ::cialn, l"intcro sistcmn delle inc– quilù $Oci:di in ••Ilo. la societ:ì C'a– pilali~li<'a di o~gi. se ne cadr:ì f'0mr 11;1 {'al-1(•1/o di carln. 111 t'01wlusio,w: è chiaro. i:.i. C'he 1'.urnrehi~mo ammcllf' <l'~ssc,;e il nemico monalc dello Sinio f' df'I eapilaliHno. Si ::piel,!:acosi che il ca- 1>itali~mo. dircttamcntc cd ntlra,·cr– ~o lo S1nto 1 combatto c·on tnlli i mezzi l'anarchismo. E' nclln idP:i e nel movimcnlo dc-lf"a11a1·c·hi,,1110 d1c· lo St:110 cd il capitalismo s.i lro- \'ano di1111nzi il nemico 1101.1 dispo– sto a comprensioni: e pe1·ciò ucs• suna spcc·ic: di iusulti o di menzo• gne, uè alcuna specie di persecuzio– ni legali, sono lrascurate per tentar<· cli eliminarne l'inlluenzu socinlc. Assassinio e violenza. La teoria delranal'chismo 1•oggia su uua base filosofica definita, con la quale o resislc o cade: t·ioè il ili– rit.t.o inviolabile d'ot;ni 1101110 (e donna) ti cooperare co11 il suo ud i .~uoi. vicini, in q1wlsia,,.i tentativo ud e.,perime1110 clt<• ,·en-1,i di promuo– vere quelle forme <li vit<1. ;,, f.!ill– .~ti:io ed i11 11<,,.itci, d,c $o/o 11omi11i liberi. /'OSso11Oconcepire ed <lll11are. E' quiudi ,~vidrnte che nlll'ibuirl" nllu for:f/ una po.;.izionC' neccssnl'ia nell'idea dell"a1111n·l1ismo (·oslitui:H·C u11 <•1-ror<', quando non una mcnzo– µ.na dclilx-rnln: la piì, J!rnndc <'he ~i:l possibile invcnlnrc, Tutln\'ia. 1wic-hè J:!li 1111nrd1 id hanno nmmes::o (·on fic•rc·zz11 di aH·1· 1·ommeSl-0 o lentalo alcuni alli di violC'nzn cd am·hc ,dcune uccisioni. ei si domanda: COntf' ~piq?;a•·e un lalc;• follo. ~e l"anal'd1il-lllO non in– dude l'idea di violenza '? La nostra storia socialt~ ci mostra i-Cnza duhbio anche alti cli \'ÌOicnza di <·ui gli anarchici si ~0110 nssuuti la rPspon!-'ahili1ù. Gli oppo:-itori del– l'anarchismo se ne sono i-pCsso J!io– ,nti ai loro sco1•i polemi,·i. Ma so- 11') slnti essi sempre siu<'eri "? Hau– nr> sempre esposto insieme alla cro– nacn d<',:?:li aui nnchc l"ambientc so– r·inlc. i motivi. tulio lo sfondo ed il ronlorno senza <'t1i ~li ali i slPss.i non poi--Sono\'Ntirc f'Ollll)l'f'Si (' vnlu– lati ? ~oi l'itcnimno di no. 69

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