Volontà - anno V - n.2-3 - 1 ottobre 1950

te dclittuos1t. L'idea anarchica, con– seguentemente. conlesla radicnlmen– h.: il diritto all'esistenza di <1uulsinsi forma di ~frullnmento trn uomini e se ne 1>roclnma nemica mor111I,·. Annlof!nmcntc, l'anard1ic·o •-·onte• ~111 il diri110 d"csis1c11zn di <Jutdsiasi font111 di t·onuu.Hlo Ira uomini, cio,~ il'ogni govf•rno, d'ogni Staio. F. vt•• dc lo S1nto originarsi sem1m~ nf'lltt hmzionc d'un bri~1mtc. cd in c1uclln fuuzionf' rimuuerc fino ud OJ!gi. Tutti i umlameuti che si son prodotti nel– la sun apparenza esteriore non )rnn– no nvulo nltrn ragione ctl ufficio che cnmmuffnrc con 1,iù abilità e più eucccsso i c·11t1ivi fini n cui esso ser– ve. Lu suo s1111tifit·azionc del coijidet– to ,e sncro dirilto alla proprietà pri– vntu )) è soltnnto, in r(•nltù, lu leg11- li:1.znzio11c th·I diritto di sfrutturc, e 111ii11di dcrubnrc cli ciò che produ– couo, le mnsse della g,~ntc che lnvo– rn. Cosi. lo Stnto sen·c Of!f!i come brnccio forte n protezione del siste– nu, rnpitalistico di .!>fruttnmcnto umnno: e come tale ~i riH·lu ogni volt11 du· gli op1,rcssi o~auo j;olJc– , ursi io i1111,c1i di ril)(•llionc. E il culmine delle sue mohcr,lici attivi– ti1 niminnli si mostrn nelle guerre 4•h(• il po1•olo viene forzuto u c·om– b111tcrc. L'anarchico vede nella esistenza stc~sn dello Stato l'arcinemico del– l"umaniti, in tutti i cmn1•i tlt•lle lotte u1111rne per lu ,·criti, per 111~iustizi11 ,,er 111 fratcrnit:"1: ché ei,:.::osi utteg– J,tia :1 F.anlo guardiano della morule in modi che pcr se Ftcs.~i coslitui– scono il peggiore insulto per l'in– telligenza umana. Lo Stnio usm1rn infntti il diritto di 1,rescri,·cre ciò che de\fe o nOn deve \'1•nire ios(>gnnto in ogni !-Cuoln, vi- 68 gilundo che null11 dell'inscgmunento poss11 miuare o mettere in pericolo il sistema di disuguaglianze in atto. E. lo Stato che fin dnll'iolanzia inocula nelle menti le pili bigolle varietà di sciovinismo, mascheran– dole come (< 1rntriotti1nuo n. e che coJth,u i peggiori odi di ruzzo sotto In coperturn del e, nazionulisu10 l>. .tffcrnmndo dovunque un sinj!:olo pnese. come su1>eriore agli altri t· preparando con tali inganni 111car– ne da cannone per le guern· future. Lo Stato inoltre si usswne il con– trollo lotale di ogni uttivitit cultu– rnle in cui gli uomini desiderino U\f\fCnturarsi, in unn od ultra forma. Nessun tcutro o cincmn o rntlio può c~scrc impiuntato scn:1.a una liccnzn. 1·hc in sost1mz11 viene sem1►r1~ data dn un upparato di censurn cd è sempre SOJ!:~etln u rc\foca in o~ui momento in cui lo Stato credo cou– \Cn,::a per i suoi scopi. Annlo~nmen– tP, nessun giornale o rivisln può es..~r(' s1,editn ai suoi lettori ~nza il pC'rmes...-:odPllo S1nto 1 non fosse ,•hf' mediante In co1wcssioru:· della Sp('(_·ialc bassa turifTn po1otulc. In tempo di ~ucrrn, poi. ~li in– finiti poteri di ,·cnsurn dello Stato si rivelano con lalc crudc:1.w d1f' la espressione di unn opinione dissen– ziente diventa un dclillo di alto tradimento. 11 teatro dh,cnta la piat– tnfonna per santifìcnre gli errori del proprio 1rncEce ,,cr additare al mas– simo disprezzo ogni nllivitì, del pae– ~e che si suppone nemico. Le scuolP diventano mezzo nlli\fo per In cor– ruzione delle menti. Ln radio, su1,– posto culmine delle cos1rnzioni uma– ne-, si converte nel più velcno!-o strumento per lo diffusione tii men– zo,cne e di folsi concetti. Ln stam1rn

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