Volontà - anno V - n.2-3 - 1 ottobre 1950

cuti pc1· ottenere il fine desiderato. Poniamo un esempio pratico: <1uan– do mio figlio frequcntarn la scuola elementare aveva una pagella assai hrut111. Egli dcsidcra,,u cviturc cli venir bocciato e eonscgueutemcnte (li dover ripetere il corso. e foccva ptrciò i sacrifici slrctlnmcnlc ne•• ccèsari per olteuerc lu 1,i·omozionC'. Mu il suo desiderio di poter frr• <1m~n1are le classi su1>criori e otte– nere la lode degli iuscgnunti e elci J.(('t1itori cm meno forte del de~ideria cli smontare e rimontare una auto• mnbi lr riuscendo a metterla in mo– to. o di allcvarC' i 1•olli, o di l<"g• ,;ere libri interessanti, o di ascol– tare In musica, o di oziare un po· e gio,·nre con altri ragazzi. Più 1nrdi. mentre si 1•rcp11ra,a per la ct1rricrn navale, il suo desi– derio per lu nomina a uffici11IC' è stu• tr, più forte di qualsiasi ahro dC'• siderio immediato, ed e~li conseguì · un brillante successo scolastico. E~li fece uso cli moltu auto-disci– plina quando vide chiaramente il ~uo ohhiellivo. Anche quando frc– q11cn1nvn In r-euola sccond11rin c~li si sottoponeva n una disciplinn pf'r ruggì ungere i suoi scopi: ,,cr 1•oh"r rnccoglicre ahhastnnza denaro per n<·quii;tnrc materiale fotoj?:rafico. pf'r esempio. crn costrcl1o ,ul nlz11n,i prc~to, 11lle <1ua11ro di o~ni nrn11ino il• 111v<'rno. t· a distribuir<" l!iornuli p,·imn df'lla <'Olazione. li fotto è che il bambino dt·H· veder<' in uno ~opo il suo :-:<·01>0 1 e lo deve de~idcrare intcmamcnle. E perchè uno ~c-opo i,.in dcsidcrnto in– tc·nsnmentC' deve sembrnrc rn~~iun• gibile. (< llnggiungibile >> :iignifìcn che può venir conseguito in un li– mite di tcmJ>O chiaramente compre• ]26 ~ dal bambino. E questa è una funzione delln mnturitù e dell'cspe– ricuza. Per aClJUistarc maturitù cd c~pe- 1·icnza e per avere dc!!idcri d1i1ira– mcnte definiti, un hnmbino de, e m·crc libertà di esplornrc i 11-uoi per– sonali poteri e le SU{' a1-pit·uzioni. E11-lideve avere nmpia lihcrtà per le mnnifestnzioni individuoli. O~$-i:1 p1·01>rio ciò che In scuoln trndizio• mdc non conSt•nte. On1 1u•r ora e~li t: obbligato a fare •·iò ,·lw j:li dic•f' il maestro, il <1unlc, :1 sua ,oltn. J!li dà i compiti che il Pr6icl<' o il Oi– rcllore della se11ol11o lu Commis• sione di esami richiedono. Il moderno concello cli <'duea– zione, al conlrnrio, 1n·imu di IUllo dù nllli iusegnnnti In mn~1,::ior libertà possibile, cosicchè c11-si po,-,;:0110 ;:tu– dinre i fanciulli e ndnt1111·,·I<' c:-p"· rienze educnth·e alln loro i1Uli,i• duale linea di accreS<'inwnto f" al loro distinto e carutteri.,ti<·o lipo di t-\ ilup1>0. E l"in/,lcgunnt<'. ,-f• (· istrui– to nelb psicolop:in del lmmhino. d:'i la ma~gior lil)('rt;ì pos:-ihil(• ni fan• t·iulli per sco1Hirne" 11-vilupparnc ~li interessi e le cnpncilit. Ciù è nc<.'C/,l:'llrio. primo p<'r la ~hdisfozione i11tclkttu11lf• ,. l"i~icne mc·utnle del fanciullo: i,t•t·o1'ido. co- 111f' or ora ho mostrnto. pf'r lo s,,i– h•r•po di <1ucll'11spetto d<>I suo <'n• rullcrc che. nllrnv<'rso lo ,-timolo di aspirazioni· desiderai('. i· ,·111i:H·f• di auto-disciplina. E' però an"h" 1J('c,·~~111·io l'"r la ,!dìniti, 1 n u·cltn della prof<'1-sione. nonchè per il Suno 11:-0 dellf' ort• libere, e infine per l'importnm:a c·lw ha per la sodcttì UHI"<' dei <"Ìt– todini che sono cnpnci di ,-viluppo inventivo e creati,·o. Trn1ti111no ora

RkJQdWJsaXNoZXIy