Volontà - anno V - n.1 - 1 agosto 1950

\'C-r ,.,._ ..e-re-della società: come pO!!· si:uno pensare, nel miglior modo, i r:t)IIJOrti umani, l'or~anizzaziouc dc-11:i ,,roduzionc, le famiglie, le t·i11ù. i costumi ? come possiamo a,\inrc i nuo,•i rapporli e moltipli– enrli ? ,·omc affrontare ~li urli i11t"– vit11bili fra il nuovo e il vecchio'? Qu<'sti punti sono o;qd lutt'uhro - ehe d1inri: e i-cnza a\'crli chiurili. al111<'110 un fl0CO. cioè senza nver c·hiurilO le premes..~ <' p:li i-t'0pi del noi-lro nµ:it·c- n&n ~ ,·hc- c·o~n fl0i-• ~i:uno 1t!lpeltarri dn Il" nzionc- c-hc ,o~lian,n comriicrc. Cond~sione 111 q11(•,.1·or·izzonte di pi-ohlcmi dovrebbero muoversi. secondo mc. le 110,.ll'f' meditazioni e poi l'evcn– hmlc rh•istn. Questi mi sembrereb– bero i problemi più vivi (e più l'Ou– <'rcti: molto 1frll concreti del pro– bi rnn del « vero \'olto » delln Rus– sia). Lu&ciondoli da parie . .-redo ,ii finis.cn ,,cr ritro,•nre inevitabilmente qualcl1e ~luzioue ~itì trov11111. Ma intanto - .si dirà - gli uo- 111i11i•·onlinuano a s<-unrrnr6i nelle piazz,, l' noi si fo la parte dei 1co– lo~i hiznutiui. C'è <1ues10 rischio: ma do millenni ~li uomini si 5<•nn- 11a110)Jtr contcmlcrsi il potere. cd è ~ila una gran fortuna uon condi– ,•iderc <1ues1a passione. Et ""ro che in quella lolla se ne innesla un'nl– lra. ben 1>iù importan1e. e che dnl– lc ,::are tra i dominatori l'umnnitù riCS('(' lalvolta a i.trappurc qualc·he lcmho di vitn miJdiorc: ma appunto il nor-=1rocom1•ito è di distri('nre i due fili e- irrohmlir" il @('(•omio n !-pej:r dt•I primo. Pere-il•. nella lolln poliliça i►rc«cnl('. i111crcssa isolare e illuminare e rollcj!urc lutti i 1110- nu.:nti in cui si ri\(:ln la 1►ill , ivn e dis1,erala lotta per la \'il:i. dai– ra11i,·itù sindacale ai ruoti più rab– hio::i di ri\'olta ,. :ii 1►iì1 tragici atti cli dclin<1tu•11:rn.Nat11ruln1t•11tc. o~ni voha c·he sin fJ08:-ibilc. si cerd1en'.1 di ,,orlare uiuto u qu<'lli. lru chi 1·i è Vieino. cht.· i.0110 piì1 i111pt'µ:11a1i m·lla \'era lotta per la vita. con , 1 uf'II(• roluzioni prO\\ i:-ori" 1·IH' lt· c·irt'oSl:mze. le passioni e ~li ii.liuti non nrnncnno di su~j!C'rire (e quale altro aiulo polremmn portare. sc– uoi ~tes...:oi11011abbiamo idee cl1ia– n· ?). E anche le <111(':ilioni piì1 par– lic·olari po1ra11110 c~sc-rc- :lfTrontatc e sc-µuil<'. pc-r sa~µi:irc- In wdiditi1 dc-i mclodi chc si andranno t.•lnbo– nwclo in J!èncrnl(', Ma non bisoj!na dimenticare la prospclliva iniziale-: 11011 si traila di 1•roscp1ire nel mij!lior modo la lolla in corso. non ;.i lrnlln di infil– zare- un nuovo anello ndla ('alcua d'"lla sloria. di fare In St"•starh·olu– zionc- che \'iene do1•0 I.i quinta e ~i:'1 l,reparn la settima. Si tratta di 1101·fine a IUIIO qm•slo. Se per ri– ,·oluzionc intendiamo un mutamen– to sostanziale della società, rivolu– zioni nc11a storin non ce ne sono aucora state: si Imita di fnrnc una. che può durare i;:ccoli di dolori e fii fotiche. ma è l'unica pos::ibile. E sarà la ,,rima e anche l'ultima. pcrchè render:ì supt"rflun o,:t:ni altra riYoluzione. ponendo fine alla 101- 1,11wr il polert" e nl potNe st~so. DELFINO lNSOLERA mur::;.o 1950

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