Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

it1coulrnlo sohnnlo due insuccessi: quello di Ooltan:1 e quello di Ai11sa, nel nord di Aragona. Lo sviluppo del movimento e le ndcsioni che nccoglievn si possono esprimere con queslo folto: nel feb– b, aio del 1937 In comarcn di Au– gues aveva 36 collettivilli (cifre da– le nel Congresso di Caspe). Ne ave– va 57 nel giugno del medesimo nnno. ~fanchi:noo di cifre esatte sul nu– mero di Collettivill1 create in lutta la ~pngna. Basandomi sulle stalisti– che incomplete del Congresso di febbraio in Aragona, e sui dati rac– cohi dura111e il mio soggiorno 1wo– lnoga10 in questa regione, posso affermare che erano per lo meno 400. Quelle di Levante erano 500 nel ]938. Devono ai;::giungersi quel– IP.delle altre regioni. ]5° - Le Colle11ività si sono com– plemcn1a1c in Ct>rti luoghi con nhrc forme di socializzazione. Il com– mercio si socializzò do,,o il mio passaggio 1>cr Cai-cagentc: Alcoy \·ide comparire cooperative di con– sumo che completavano l'ori;::aniz– zn:,:ionc sindacale della produzione. Altrr Collettivit:ì si r1mpliarono: T:unnrile, Alcole:1 1 Huhielas de Mo– ra, Calaoda, Pina, etc. ]6° - Le CollC'tli\'iti1 non sono siate opcrn esclush•a del movimcuto libertario. Quantunque a1,plicnssero principii giuridiri nettamente anar– t.hici, erano spesso crcaiionc spon– tanea di persone lontane da ques10 lllO\'imento, che erano <( libertarie>) srnza s.1pcrlo. La maJ!gjor parte del– le l.ollctti\'ità di Castiglia ed Es1re-. m·a,lura sono stale 01,era di conta– dini cattolici e socialisti, ispirali o 764 no dnlla proJ)aganda di rnilit:111ti unarchici isolali. Malgrado l'opposizione uffici11le della loro organizzaiione, molti membri della U.C.T. sono entrati m·lle Collettività o le hanno orga– ni:tiatc; e così pure i repubblicani sinceramente desiderosi di renli:r.za – re la libcrt:ì e la ,:?:iustiiia. ] 7° - I piccoli proprieturi erano ris1>ettnti. Le !essere di consumato– ,.; fotte anche per loro, il conto cor– r·c-ntc che era loro aperto, le riso– luzioni prese a loro riguardo lo at– tcslauo. Soltanto s'im1,ediva loro di aver più terra di <1uclln che J>O· tr·vano coltivare, e d'e!?-ercitarc il commercio individuale. L'adesione dlc Collettività era volontaria: gli t1 individualisti >) vi aderivano solo s~ e qunnclo \'eni,•auo persuasi dai migliori risultati del lavoro in co– mune. 18° - I princi1>ali ostacoli alle rol– lc·ltività erano: a) La coesiste11ia di strali con– servatori.. dei 1>nrliti e dcllf' ,1 ~a– m:,:z11zioni che li rap1>rescut;•~;111(): n·pubblicani di tulle le ieu,t,·nzr, sc.ci: 1listl di destra e cli sini.;1rn (Largo Cnbullcro e Prieto). comu– nisti staliniani. sovente i poumisti {prima tli veuir espulso dal Govei:– no della Ceucrulità, il Poum uon fu realmente un flartito rivoluziona– rio. Lo divenne quando si tr·ovò co– stretlo all'opposizione. Ancora nel giugno ]937 un manilcsto distribui– to dalla sezione nl'ngonese del Poum atlnccnvn le Collc1tivi1:1). La U.G.T. (Uuione Generale clei Lavoratori) costituiva lo strumento principale u 1ili:r.za.to da codesti vari politicanti. b) L'o,,posizione di certi 1>i<'-

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