Volontà - anno IV - n.12 - 15 giugno 1950

lisce fo possibilit<Ì di u,1,' armonia stobile - il pi,ì possibile - tra i11- dit'id11i e gruppi diversi e lrn indi– vidui e gruppi: perchè suppone iu JHHle11zu(ICCOr<li egalit(lri trn liber– llÌ ug,wli. Alllt luce di. <111est' idell il. problem(I è sempli{,c(IIO. Esso si ,.;. c/uce, nell'essenza, u w, problenw di bih111ci(lme11to di forze. E' il conlrallo frn forze li.bere e <ml.0110- 111c. 1Y<:l mondo economi.Co lii. disordi– ,,,~ commercillle, llllo sf,·uuamento, (li/li co11corre11zl1, si sost.ituirà il<< 11111- r,wlismo »; nel mondo politico "'·· l'unitarismo alla, centrolizzaziotte, si. sostituinì il «federalismo». Abbiamo detto c/,e fo concezi.one di Proudhon è essenzi(l/m.entc rca– li~tica. Il. co111.i,woriferimento ,,lla realtà. aliti storill, gli serve come mezzo per porre in evidenza il con– trnsto insanobile tr(I, la logie,, delle idf>e e la logic11 dei fatti. 1'utte le c<:.,·tmzioni impeccobili. gqometri– c/,e, dei co,u-eui crolhmo sempre in quel raflronto. ..__ Fin da Ari.~tot<de ,wi siomo st.(lti nbit,aai. (1 derivare .~istemi coere11ti cd i11leJ!.rnlidn w1 principio a IHiori ,·/,e pfoc,,s.,;;e fo uostrn sete di unità. '/'u11or(I, lld esempio. lo {,losofi<tdel dirillo spiCJ!.llla"Ile uni1,·ersità ita– lim,e. o parie dttllll nozione primor– diale delln liherti1 o chi <111elfo 'clelfo u~trnglianza. Cosi. lt, teorica dei regi– mi politici non può ft,re li meno tli distinguere i due principi di, auto– ril:ì. e libertà. facendo ,lo ciascww di eslli derirxire, rispet1iuame11te, due forme esseuzioli di governo. /11 tal modo possono oggnlf>parsi sot– to fo Clltegori(, dei regimi di auto- ril:I: A) Il governo cli tutti per mez Z•) di uno solo - ì\looarchia o Pa. triarcato; a) il governo di. tutti per mezzo ,li. tuui: Panfil'chia o Comu- 11ismo; e sotlo lt, cotegorin dei re– gimi di lihcrt.ì: ll) il governo ,li tutti per mezzo di. cillscu110: Oemo– crnzia; h) il governo ,li. ciascuno per mezzo di ci"sc11110: Ana1·chia o Sel(-go,·cr11cmcn1. Questa, dwu1ue, è la logie" delle idee. Jlfo fo. logico dei /etili le può restore, l.e re.sw, cunsegue/11.e? Si tr(IUO <li vedere se nella storit,. siano mai. esistite o pos– sano e.~istcre 1111.(1 vero 111011c11·chio o un ·vero comunismo, 111u, ·vere, de– mocrazie, o 11m1 vern cuwrchiu. Cioè se mai si~, Mtito dai.o o possu dt1rsi ,m potere indivisibile del t11Uo o del 111110 divisibile. Cioè se l'(IIIIO· , itii JIOSSa sussistere senza la liberl<Ì. o la libertà esist.(I se11zctl'ma.orità. Il riferimento alla storfo 1x1ssllttt e presente ci suggerisce che 110. I co111rari coesistono. Se ww di essi distrugge complettwiente l'(lltro 110n saremmo più 11ew1.che nel c11so di uua si11tcsi che i11vest(I,tesi ed ,,,,. 1;1esi. .&irebbe neg,au lo stesso di– vn,ire, 11011 po1e11dosi.concepire che un regime d'maoriti, coda. si trn– s/orwi, veng(I sost.ituiro per opera dell'(lutorit,i si.esso. E' bensi per opera della liberrii clic avviene lltt– to qm•st<>. F. In liber1,ì può co11ce– pirsi so/t(lnto ,,,wndo vi si<, wt'(lu– toritii cui sottrorsi, resistere ed op– porsi. A proposito della monllrchifl e ciel comunismo. pur riconoscendo loro una legitt.imità, Proudhon di– ce: <e Ma noi constateremo che que– ste due vnrictf1 dello stesso regime non possono, malgrado la loro con- 725

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