Volontà - anno IV - n.11 - 15 maggio 1950

di una eoeiclà scnzu go\'t'rno. God• win non In c·hiama Anarchia - usu enzi In purolu unarchiu nel St'nso \Olgar,· di cnos - la chiama invece " L<'nuin<' Society ,, (Societì1 Ce– uuinu), mu lu forma sodale ,·h"e1,::li preconizza è ben l'Auurchiu in <1uanto è enrullcl'izzatu dull"ussenzu assoluta di 1rn1ori1à dell"uomo sul• l'uomo. PiP.rrè R11mus ha scritto un libro ..ul 11 Comunismo di Willinm God• win » cd io che non l"ho le1to non lìO che i::osn e~li intendu p<'1' ,·omn• nismo di Godwiu. L"an:ud1ismo di Godwin non puù l'onsitl('rar11-i come· tq)1u1r1enente al– la dassifi<'uzioue comunisln dclra• narchismo contcmporn1wo. Pani Eltzhuchcr. ,·hc lrn t·om• 1,ilata unu interessantissima clas– sifìcazion(• delle ,,rinci1rnli dot• lrinc a1111rc·hiche, considera l'anar• chismo di Coclwin come flllruist« <1uanto alle husi - anomistll, cioè uegatore i11 si~nso assoluto dclJ11 no– zione di dirilto. <1uanto ai rap• porti interumnni che 1,rN·onizzu - i11domiui$ta, cioè ne~alorc in H•nso assoluto della nozion(' di ,,ro. prietà, <1u111110 alla soluzione dt·I problema c-conomico - .~1w111a11ci - Sla, cioè privo di rclnzioni p;iuricli• e-be, quunto 11lla fornm sociale 1,reconizzata - riformista, quanto al modo di tr1q,asso d11ll11 i;;oci<'t:ì contemporum:u 11ll11SQcit•tà C'h'cj!li chinma genuina <'d è In ~ic1i'1 ,rnarchi<"n. Se11011d1t' mi sembra eh~ l"Eltzha• ,·hcr ;aia cndt1l0 in t11rnlcuun dcli" esagernzioni unilaterali in cui sono incorsi molti dei. commentalori di Godwin. L"ahrui•mo di Godwi11 è indi- rcutibilc. nel ,,C'uso d1"cgli attn– bui&Cc nll"umunitì1 lo St:01'\• ultimo di con&eJ!uirc il 1m1ssimo ,!i lx:uc,,. Sf're per tutti: ma egli 11,.>11 urnmet– te che aleuua istituzione collettiva si arroghi il dirillo di trncciare le , ic dn seguire ,,cl conscp;uimento <li <Juel benessere per tutli. Cu,scuno devr- c~lk'!re il 1>1·oprio lr-giPl:ttore, nei!-strno hn il diritto di olthligarc ultri u fon• coJ-n ch"e,zli nou p;iudi• chi utile o nece~aria. La rnr:oue è la lc~~e !l-Uf>rcmn" la ,;oscit·nza in• dividuulc - il iqH·ivnte Jud:~f"mentn - ne è solu intnprele. Ahruis.mo i-i: ma clie l'individuo sla )ibero di rcaliaarlo a sua ,lllisa perchè nel benessere di tulli ~tì1 il h<>nes• Frre di <'ia,wuno. (osi 1•el riformismo. C11dwi11 ha d11to. nella sua opera. nu'im1mr• tanza 1>rcpo11dcrunte allu forza del• lu rngione ,·ti ha sostenuto chf' ha– su·rebl,e d11 solu tt realizzure In so• 1·ietù a1111rd1icn. se la suu opern di pennrnsionf' 11011fosse violentemen– te intralciata da forze violente e contrarie. Egli stima 1·he ,ulte h· mf'nti sono 11e<:f'~sibili all11 verità. 1·h1· la writ:ì tradotta in azione i·oirwidc ,·011 l'utilità. t• eh<' perciò lu rircrca d,~lla verit:'1 1•otrehbe da sola condurre ~li uomini alle su• 11,•riori forme di eom 1 ivcnza. Ma qdi JJOn si .uasconde chf' esistono interessi e forze cieche le quali in– trnlciano con violenza il 1,rogrcsso 1,11eifico dclln ,•erit;ì e 11roclnmn chf' l11 insurrezionr-. 1>er quanto san,::ui- 110:10 P dolorosa. è benefic11 se viene u,I Plimirrnre eodestc forze di re• ~, f'SSo e cli hurhnrie. Non hn c~li P:snlt11ta 111 rivoluzione francese ? i\on mi pare <1t1indi che si flossa ,·~:1t1nme1.11eclassificare lu dottrina 647

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