Volontà - anno IV - n.10 - 15 aprile 1950

TI giudice inglese nel pronunciare la sentemm contro Fuchs ha falle ossen•n;r,ioni che hanno inclo1to per– fino i I e< /tfmichcster Cuardian » a dichiarare che J)Otrcbbcro essere " ,li.'\l,pf1r011otc >, e che forse <e il t10• stro sistema giudi:iririo 110n si. è mo– strato ctisì adeguato come nel C(ISO Eisler n, Tanto il giudice quanto lo accusutorc enino in preda a uervosi– smo perchè cviden1emcn1e l'accusa– lo era slnto indolto ad agire da mo– tivi di t\ha mornlii.ì, piì1 alti dei mo– tivi ·la cui erano spinti i ,:i;iud.ici chiamuti 11 ,:;iudicnrlo. Ciò è 1un10 vcm che l'nrcusnlorc si limitò <1unsi co1~1plc1amcnl<' alle ,lichinrazioni dello sle~so Fnchs - e il giudi<'e non 11otè dirgli altm thc questo: <e Voi avete trndit.o con il più nero trodime1110 l'ospitalitcì e fo 11rol.e• :ione r.hc vi. sono .'(f<tle flcconlote >1. nl.l in pari lcmj>O (u co~lrello nd am– mettere che Fuehs nveva agito << non per guad,,guo ,1 ma « per le sue idee politiche>>. Il riconoscimento della debolezza morale del giudice risal• ta clalla sua senlen;,,n: t< Non è gict per infliggervi una pm1i.:ione cl,e vi co11da11no, poicl,è so bene che per un uomo della voslrn mentnlitcì la pm1izionc non significo 1111/fo. Il mio dovere è di 1,rotcggerc <111esto p<te• se. Come posso essere sicuro che un uom.o e/ella 1,:ostrn mcuwlitii, <Jtwle risultrt dolle dicl,fornzio11i che m;e. le fotte, 11011, 1wssa eia 1111. momento all'riltro esser s11into da un q1wld1e aliro strano processo mentale a ,.;. i;elare altri .~egreti ciel massimo 1m• lore e della più gra,ule imJ>0rta11:fl per questa na:i.011c ? La /lena nw.'(– simn comminata per il vostro reoto è quattordici mmi: è <1uest<1 fo ·co11- cla11nache ?Ji infliggo». 604 Ho ~iit detto che sono persuaso che Fuch;; verme spinto ad agire da un alto senso mor:ilc della sua rc– sponsahilitù, e che lo S1ato in~lcsc si dimostrò nclln sua., requisitoria ipocrit:1, immornlc. E"idcn1cmentc, nel sostenere che l'individuo ha. il dirillo di comhattcrc lo Stato cou ogni m<-zzo a sua disposizione, io ,·,•ugo a ri~onoscere che anche i di– (cmori dello Sinio userannù ogni anna a loro disposizione per schiac– rim-e i loro nemici, quando qucsli 111inacci110 di in1rodurrc rr1111hia- 111c111i.Quimli se il giudi<"c a\'esst· <lt·t10: (< Vi ahl,iamo collo nelra110 in cui comunicavate infonnnzioni ud un'altra potenza e vi ·condanno al ma$~imo di ]4 anui per impcdir– ,·i di Care ancora del male td anche per('hè ~n·,1 di monilo ml ahi-i )). mi nvr'!hlJC data pena (quale p<'r• ~onn che abhia sentimcnlo uma– nitario pui1 rimanere indifforcnlc al pcn«icro che ahri, sep1n11·C'nemit·o. liehhn pns!.arc tanli anui in car<'t• n· ?) ma non sorpresa. Quando i11- \"Cce lo Staio ha immei-so nella què– i.liooc il principio morale. f'SSO mi ronducc a. p1·ol<'slare. lo non condi,•iclo nfTalto le trorif" profossntt in passato dal Fuch.:. cd i I follo rhc n1lpf'na drluso nei ri• e1rardi ciel comuni,,mo lrn abl11":w– ciala la democrazia capitalista mi pare dimoell"i che CJ?;linon ha i1lcf' ,·hiare in polilica. Ma riconoiwo clH· le sue azioni Curono oneste, .:1ua11- 11rnque il suo conleE;no ,·erso altri scienziati non sin stnlu ouorevol('. L'acrusatorc pubhHco nel proces– FO disse di 1-ùc-hs che u è trai:it·n che uomini cli alta .leuatu.-rr, intt?Ìleuuale si h,~cino tnwiare m,::r.taf,,wnte a tal

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