Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

gno di <1uella riforma pochissimi latifondisti; solo le terre ap11arte• ncnti talla cl1ie:;a ed alle cOnjtrCJU•– ✓.ioni religiose furono incamerate. Queste furono divise tra le fnmi,i:lic dei contadini, però la miseria delle masse contndinc pcrsistevn. Qunndo il ilotcre della reazione venne di– strutto, il 19 luglio 1936, i contadini rci1lizzarono il loro ideale: la col– le11ivi7.tazione. ln tutti i villn~gi della Spa,i::nn, i comuni si occuparono della terra. Però in ucsstm'altra llnrte della S1>agna <1ucsto processo di colletti– vizzazione è arrivato lanlo lontano come in ArnJtorrn. La collcttivizzn– ziom• non (u ordinata dallo Stato, nè fu il proclotto di un'imposizione co– me in Russia. La grande mnp:gio– ranza dei conlndiui sentiva ,:!:liideali della rivoluzione sociale. Produrre collc1th,amente, distribu.ire i 1uo– dot1 i con giustizia tra tulli. ceco qtrnle cm il 6ue. Non ci fu un piu– no definito per le colletivizzazioni. on ci forono dcc.reti, nè commis– sioni ~ovcnrntivc che intervenissero, nè ru data nessuna direzione uffì– cinlc. ~econdo la quale i contadini nvrchbcro dovuto regolarsi. Agh•uno ~ccondo la loro intuizione. Una mi– noran:rn n11iva face\'a da j..ruida. Tra i <'Outadini viveva l'ideale del co– mtmismn libertario. Era ammirevo– le vedere come la ra:tione &ana cd unmna dei contadini, senza molte conoseenze teoriche, senza profoudn sapienza. colpiva sempre nel J!:iusto. Con quc.ll 'intuiziouc che hnnno ~li uomi11i in tem1>i veramente C<"– cezionnli, In oopolazionc rurale si mise II lavora.re 1>er costruire tlJHI vitu nuova. Ln notizia della collettivizzazione e del comunismo liberturio in Ara– gona si difiuse iu tulla la S1>agna. Però .uè iu S1lagna uè all'estero i;;i conosceva i I vero c..-onteuuto della vi– In df'lle collettivitit in Aragona. Ciò che è nvve}luto in <1uella re• Aìonc è di massima importanza per il movimento socialista mondiale. Più di mezzo milione di contadini, tipiuti dalla ncceMità, dnlln miseria ~ dal loro ideale, presero nelle loro mani le redini del loro destino. Uguaglia.nza, Libert:i, Fraternità, le graudi as1>ir:1zioni della rivolu– zione francese sono rint,nste tla rea– liu:arc nel mondo. In Aragona si sta,•ano mettendo iu pratica. Il con– tadiuo si liberò dalla oppressione politica· e dnllo sfrutlnmento dei grnndi latifondi,.,i. La libcr1ì1 se la iruadngnò lottnndo. Si or~anizzò J'ugirn:::lianza e In frnternit:ì vive nel cuore del 1>opolo illuminando tutto il monrlo. Strutturo delle col/attività ].a pili piccola unità in Arn~ona è il icruppo di lavoro. E' com1>osto eia cinque a dicci membri cd a vol– ta anche di pitì. E' costituito da co11tadini chr· hanno relazioni di amicizia tra di loro, a volte anche da!!;li abit:rnti della steMJa via. Fan– no- ,,arte dei grup1>i i 1>iccoli pro– prietari. i piccoli affittuari. i mez– zadri cd i braccianti. Vanno insie• uu: al la\'Oro e davanti a loro va il dclc~nto. Molte volte i I delegato sceglie egli stesso i suoi compagni di ln,,oro. La collellività dislrihuisce la lf'rrn ai gruppi. Quando un gnt!l• po lrn finito il pro1,rio lnvoro aiula uu altro gruppo. 11 luvoro è comi.: 519

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