Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

E ancora: « Noi 110n (lbbfomo vo– luto cond<mrwre il pt1rtito e il. regi.– me Cl>mc t(lli .. Credfomo poi. di ,were co1lle111,port111eament.e J atto buom, oper" ctl 1xirt.ito st.esso e al re,:ime ». Si trattava ·di un dissidio t.ra po• lcn;,,e mollopolizzatrici, tra tenden– ze totalitarie. L~ Chiesa non vuole mai essere seconda ad alcuna altra potenza. Quando il socialdemocra– tico Albert Thomas sollecitò il Va– ticano, nel .1929, a forsi rapprescn- 1a1·<'presso il Burc<111, /111.enrnti.o,wl dn Trttvt1il ;1 Ginevra, gli si rispose (I.' t:clt.o de />aris 6 ~{arzo '29) che la Santa Sede e1·a sempre 1nonta a dnre la 1>ropria opinione su queslio– ni mocali e sociali, ma c;he non po-. lrebbc entrnrc in un'assemblea in– ternazionale clie per occuparvi la prcsiden;,,a. La Chiesa non 1>t1Ò che tradire il liberalismo e la democrazia. Nel di– cembn; 185], i repubblicani catto– lici si rivolsero s,1ccessiva:mcntc a tult i i ,~umi i cl i Pari~i per celebrare le messe per le vittime del colpo di St11to. Nessun curato neconscnli. Anche l'arcivescovo rifiutò, come narra Viclor Hugo nella sna 1< //j. stoire d'wi, crimc >). Pio lX dove,•a definir-e Luip;i tt11>0leoue << uomo della Provvidenze, », poi eh è i I pre– sidenlc spergiuro iniziò la reazione clericale. \I Valicano, che si è visto sEu:,::g.ire il Messico e, in parte, la Spa~na, ha bisogno di consolidare il potere della Chiesa. Sohanto. i governi rea– zionari possono restaurare .l'Im1ui– sizionc, arginare l'avanzata del ra• zionalismo, reprimere la rivoluzio– ne sociale. Al governo di Mussolini la Chiesa deve il ritorno ciel catechismQ JJella -éCUOln pubblica; 1a persecuzione dellt1 Massoneria, delle associazioni razionaliste e ,lei proteslan1esimo; l'esenzioue dalle imposte e dal ser– vizio mili1are del clero; il ricono– scimento giuridico delle cOngrega– zioni e dell'Azione Cattolica; 750 milioni di lire in contauti e un mi– liardo in litoli di rendila dello Sta– to: la ricostiluzione dello Stato Pon– tificio; il matrimonio religioso di– venuto atto ci"ile; ecc. ecc. Jnga– ixliardito ed ingolosito, il Vaticano SJ)Cra nuovi trionfi per la Cl1ie,a.. La dittatnra è, per lui, buona sç lascia libera la Chiesa, ollima se si fa braccio secolare, perfetta se teo– cratica. E <1uesla è la più ortodossa Ira• dizione della Chiesa. Giustamente, il Padre de la Brière, noto teologo francf'SC, cspo1.1endo l'idea: essere una dittatura huona o cat1iva: « se– condo le à,·costanze dall.e <1uali.essa sorge e secondo il princi.pio di. f!,O· vemo Cli quale si ispira il dilwtore)), faceva presente uoo essere questa una sua opinione personale, bensì un'applicazione dei principii trndi– ziooali della teoria cristiaua del l)O· lere ..:delle lezioni della tradi;,,ione cattolica. 1 ). li segno della croce e quello della forca vanno unili. E la ri,•oluziouc antifascista dovrà deca1>itare il pa– pato e rovinare la Chiesa se vorrà .issicurare il pro~rcsso sociale da ~oste e da regressi. aprile 1934. CA~ULLO BEH/<ERI 'J « I.e 1,etil journ:il », 6 aprile 1933. Sii

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