Volontà - anno IV - n.9 - 15 marzo 1950

può salrnre verso l'1111cc11ire quel poco clic gli riesce di re,Jli:.uirc: poco ma clic rcsw. C1ic dire dei /cdernlisti francesi clic addirittura vorrebbero crc"rc w1 momlo ,movo IIS(mdo come str1111umtoil Consiglio clclfo Repubblica? • lnui1iamo "Ifa rliM1tssio11e, sc11:(I rif,11ti towli., scn:" setwrismi, portando a11c1ienoi 11clla battaglia sociale la ,ws1ra cer1e:.:c1 (limi1aw) di verità. ' Federalismo integrale V 'è nel seno del Movimento fecle– Talista una corrente, queHa dei t< fcderalisli integrali », che ha idee proprie e si 1>one obbiettivi 1iropri ncll'aiionc coumnc. Dichia– rando dle tali idee non vincolano in aie-un 1uodo il Movimento fcdc– ralisl::i. nel suo insieme, è però op· porhmo farle conoscere. affiochè ciascuno possa valutarle e p1·ende– r(; ,·erso di esse l'atteggiamen10 che s·li paia pili rngionevole. Secondo noi, la base del Movi– mento fcderalisla è una concezione politica e filosofica che ripudia sia l'adorazione dello Srnto cli Hegel. sia la società c::q>italistica, la (< li– bera impresa » dei liberali del XIX secolo. Sarebbe un poco esagerato dirla nuova. posto che è già stata conosciuta in aspetti di,,ersi 1>er molti secoli, ma lutta,,ja si può de– finirla uuo\la nel scuso che la sua forma ()l·esente costiluiscc una ri– scoperta con susseguenti modifica– zioni. Il federalismo riconosce il suo d<·bito alla antica concezione incor– pol'ata dai gl'eci nella città-S1ato, uon lroppb grnnde pcrchè i suoi cittadini potessero avere un inte– resse diretto ed allivo nel governo. Jn tempi più recenti il federalismo è stato influenzato al posto d'onore da Proudhon - ma Brugman cila a ragione anche Rathenau, Hobson e 'froclstra. Va chiarito subito che .554 V. i tcderalisti non accettano le con– clusiCVli . anarchiche di Bakuuin e di P,·oudhon. Essi son gente prati– ca, e non li persuade l'idea che gli uomini possano vivere in armonia senza leggi e senza governi, ed han– no perciò se1 )arn.to il contenuto fc– deralislico della filosofia di Prou– dhon dai suoi elernent.i anarchici: una !acile operazione, dato che lo autore della « Philosophie de la mi– sère » non eccelle cerio pCI' la con– sisteuza delle idee. JI ripudio kdcralista delle idee di Hegel Jrn una primaria impor– tanza, pcrchè le concezioni hege– liane sono il comune fondamento di tutti i moderni rci:cirni lotalilari, siao essi fascisti o comtwisti. Marx cd Hitler erano ambedue credenti nel dogma che << lo Staio è Dio camminante sulla 1errn >) - benchè Marx es1>rimcsse l'ideu in uua for– ma difTerenle. I federalisti certa– mente oon cousidcrauo lo S1a10 Co– me elio, ma non vauno così lontano nell'opposta direzione come ~li anarchici, per guardarlo come iI di,wolo. Essi credono, come i lihe– rnli del XTX secolo, che lo Stato sia fallo per l'uomo e non l'uomo per lo Staio; ma acee11ano la critica ;,ocialisla del « laissc1. faire » del cnpiiali.m10, concordamlo nel rico– noscere che un tal regime è inadat– to per la socic1à rnoclernu, a causa della sua iucrcnte ingiustizia 90-

RkJQdWJsaXNoZXIy