Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

IL NOSTRO ANTICOMUNISMO Sovente ,jcue osscnalo che da tempo !"-anarchismo s"è a\\·:ato a forc il suo tempo, perchè le sopra.,·– , en11te condizioni cootingcnti lo vau– no celermente svestendo cli queWin– Rucnza e di quella relativamente a• ~e\'ole 1,rorogati,,a di penetrazione in larghi strati pro1e1ari che un tem– f>O ne rappresentavano le caratteri– s1iche ,,iii salienti. Tali caratteristi– ,:he. si 1.iice, formavano <1uas.i... il suo patrimonio ic!eolo:;ico e lo rcn- 1le,·ano di scollante allualit:,, ma ora, esauritesi quas:i. poss-0110 finanche de– notarne la graduale s, 1 irilizzazionc derivantcgli dal suo progressivo in– vctcbiamento. L'osscn,a:i::ionc, senza le do, nte r"i.sen•e, potrebbe a1>parire acuta e fondata a qualche « teorico • ,la slra1>azzo, ma ad ml esame obiet– t iv.o e 1>rofondo a1>pare subito clie cosi in realtit non è, che sempre e do, 1 mH1ue 1>ersiste la tirannia econo– mica e politica dei pochi sui 1>iì1 1 l'a– narchismo è att'.lale: e <1uindi lo è oggi, 1>iii che mai. Se realmente le difficoltà frap1>onentes·i ad una sua pii, estesa pro11agazione sono oggi maggiori di <1uelle di ·ieri, ciò è do– vuto unicameate al fatto che ai tan- 1-i naturali nemici contro cui si è sempre lro, 1 alo a battere se ne son \'enuti ad aggiungere <lei nuovi, pii1 i1)ocriti e s1>ictati perchè i:tgli albori flclla loro carriera dominatrice, i quali han tutlo l'interesse a s,-risarne -122 la fisionomia t! a sminuirne con ogui n1ezzo !"importanza. Basterebbe di– re, per vHl11larne J"impostura. che rostoro giungono •a J>resentarlo come il bilioso concrel.irsi della sorda in– sofferenza d"uua rist.retla te clité » di. 1,iccolo-borghcai alla soffoc~zione ca– llitalistica; o addiriuura come adden– tellato della resistenza reazionaria e consen·atricc che l'ha inventato e 1>osto in giro. fidando nel suo utopi~ smo, al fine di convogliare dielro ad es.so , nella lotta anticomuni!lta~ :.111 note,ole stuolo di diseredati, illuden– doli col miraggio d'una lonta11;1e il– lusoria eguaglianza sociale. E queste a<--euscJ)l'Opngnndistiche, si hadi be– ne. non m•rebbero alcunchè di Slra– biliante se non provenissero da quel– la fonte che, inutile dirlo. è la ru– ('iua in cui tulle vengono forgiate le <111otidiane J>aradossali fandonie so– (•ial-comuniste. Ma poicbè all'illegit– timo ragionamento che fa flCndere la ragione dalla 1>ar1edella forza e del– l"arroganza ci si è ormai abituati (<la 1111 '"eutennio di fascismo 1>uò resi– duare questo c<I altro), è <l'uo1lo JlaS• snre oltre, senza, llCrÒ, ;werc tlrima osservato che tali malac<'Orll' mani- 1.olazioni denotano solamcnle la se– te. la volontà di potere, la stolta s11f• ficicnza ~"icntifica. la !)Osa dottorale di ,·11i sono malati i marxisti odier– ni. i quali, a differenza di <111clliOei lt>mpi origi11:1li l'lie er:rno spesso pitl

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