Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

sulla fur('Ìa della h'rra; era 1>i11tto– s10 una 1,roiczione , erso lo spazio, 1111 sen~ di compatlet:ipazione al mo– , imenio dei mondi che si risolve,,a in un· 1·,aporazio11c degli incubi e delle ansie della gu.---rra e mi rcst.i– tuha frelOO alla realtà. C'è effettiva-. mcnle (rualcosa di reli~oso in <1ue– s10; mi, rome s~nso <lelle pro1 ,or1.io – ni lr:t finilo 1• i11fi11i10.lra un finito umano infinito nell"1111i,eri.o: liii gen– :-o tlell<' pro1>orzioni delle dcendc li· mane che, senza sminuirle, impedi– sr<' l"imhesliamcnto dell'uomo. Se c"è mislil'a i11q11e8lo. io l'nccello; è tma rironquisla min. cli,•enti, una forza min 1 è la 111i11 ci1pacitll di fis– ~:irmi 111111 l'C~ola morule , i,Ht. Mu qu,·st.o è l'unico modo di tor– nare :111"c1erno. L'11liro. quello del– l"imhrnnc:uncnto nelle file ccclesia– s1iche, ul servizio del dogma. della tronazia. non differisce clnll'imhran– <"arn('nlo nelle file del lotalih1ris1110 di ogni colore. lm1l0ne 111 ,,11»h•jlù del crPfh•rf'. -c~uila lo;;icamentc <lallc al– lrf' dclrobbediri' e del combatlere. del rif.ire ,·ioè la , ee,·hiu divisione di odii, di gu~rre fratricidr. che sia– no Ciiì(' umane o lf'olog:iche, irnbc– diano (' tolgono il sen~o dell'unhcr– salf'. D"ahra 1>arte 11011 rreclo alle con• ,·nsioui •1i quf'slo µ,cuere. Siamo 1111- tuf'nte abituali a S<lop1)iare noi stes• ~i per O!-•C'rrnrci. rlw. me111re ripe• tiarno h.• formul<" del rito. ('j guar– diamo e 80i'ghi~mrn10: 11011 siamo ca– pari ,li t·rcderc, in 1111:1 for11111 nnco– ra rispcllabile 1>nrlt(' i11lt>!,!ra. La no– ~•rn « fede » (' una fuE,:.aclis1,er:11a. è alimentuln da unn furi:1 cirt'a con– tro noi i:lcssi, i·lu~ "i 1·iS;oh e in ruria eo111ro ~li altri, HicomiuClar.-. Koestler. Orwell. ilone, ci fa no– lare Brancali. nei loro attacchi 11 1 comuuismo. 80110 animati dalla di– sperazione di una « sper1111za », l"ul• lima. perclula. L"intelligcnza Jia ri• 1mdiato la morale uman.1 e dato \ ila alla morale della forza dei vari fii. scismi, Gide, ci dice Klaus Mann. ri– sponde desolalo ai gioHrni che 11011 ha nulla. Ira i lei!Ori prodotti dnl auo <"en,ello, da dare loro. Qucs1a è la fisio1101uia della crisi spirituale c11- ro1,c11e 111011diale. Oi essa tutta, ia c'è 1111 as1,ello 1 ,iì1 lrag'ico: lo « spleen )I cu1)0 dei ~io– H111 i del.le guerre e dei cau1pi di co11- ee11tramento, In loro sfiducir1 in 1m stessi e negli allri, il loro sce1tici11110 amaro che li rende reazionari .:1d ogni impulso morale. l"'ossiarno· !are a meno dei ,, sacerdoti del pem;ii•– ro »; essi sono morii <'011 una ci, il– tì1 agonizzante, con un individunli– smo borghese riiilOltosi ndla dop;,ia im1>0tenza dell"isolamento e del lo– lalitnrismo. )fon ,,ossinmo fore a me– no dei gio\'ani. per superare la rrisi. Che cosa si 1,uò dire loro? Io lòO• no un gio,ane come lulli gli altri. cl1e ha sentito il fascismo « jtio, inrz– z:1 del mondo ». fallo h1 guerra « dei popoli proletari conlro i popoli ra– pitalisti )I, che ha subito la 1)reuio– ne psicologica del campo di oonccu– lramcnlo, che è stato ini!Omma deru– halo dei suoi slanci migliori con1r milioni <li altri giovani. Per questo la loro tragedia mi angoscia. Non SO• no 1111 intellettuale. perchè 1 >e11.ro p~r , i\·erc, 11011 , ivo vcr pensare, e ,,r,· questo 11011 azzardo soluzioni e lwl1wmi. 397

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