Volontà - anno IV - n.7 - 15 gennaio 1950

,·i,,ilti1; e 1u1to finisce nella recru– llt'~cenza di 1eocr.izic <li medioc,·o. ~on è una questione esterna ai 1)rohlcmi ciel ()ensiero e dello SJ)iri• IO euro1)ei e mondiali; uwncando og- 1,(i In lotta sociale, relegntu scm1>rc in <·antina dalle storiografe ufficiali e d11llc aristocrazie democratiche, nir111cn la giustificazione morale del nostro progresso tecnico. C'è i11folli 1111 lato Jlauroso dello svilup1•0 della nostra tt•cnica: non .sen·c a neiisuno. .~on iiCrve a migliorare il li,·ello cli ,dia collc1Livo. perchè da questo lato ::i:11110 piì1 , icini al « The time ma• chine~ di Wells che non alle pro– messe comuniste o democrulichc; 11011 serve a alzare il lh·ello <'uhura. 11•. l.lSS'()rbito dulia speci:,lizzazione; non eleva il li,ello morale ro,·in:110 d11llu 1( fu11zionaliti1 >1 meccanica e pcl'turbalo da una s1)roporzionc c,•i• de111c tra mezzi tecnici e scopi. Non sen·c nemmeno :1i padroni. che da Roc-kcfellcr :1 Stalin conducono una dt:1 frugale, e in ogni caso infinita· meule 8J>roporzionat:t :ii mezzi; cre:1 ~oltanto la paura: di fronte alle mr:,– H' formule di Einstein, il mondo si è <·lt icslo do, e esse con~1urranno 1 se lf' prime lrnnno partorito la homha ;1to111ica, 1\fa c'C u11 altro fenomeno carnl- 1cris1ico delle 1,osizioni della " iutel• li,:.:-hcnti:1 » europc:i ai f)roblerni e alle lotte sociali; le masse 1>opoh1ri io'i muovevano. nei 1,criodi eroici. sollo un i1111ml:so generoso di riu- 110, :,mento morale della socic1i'1. e i.:li inlellcttuali o ahborrivano d:11 ·l,•zzo di t·i1wlla o, arzigogolando di morali « eroiche >l da martiri cris– tiani. incorrevano nell'errore di con– fondere una profonda r·ivoluzionc del /•<'nsicro. come quella ('"ristia1111, t·on 391 le espressioni mistiche delle COIH in– zioni che ne derhtnano. Leggendo Sorel di « Reflcxions sur la dolen– ce 1► si rimane sbalorditi ue1 consta– lare che {p1esto M·rillore pur cosi con– \'inl-:). non cerc:a nelle teorie socia– liste che il lato lattico e gli im1nilsi mitici tiella oonquista; che ciòè teo– rizzi proprio su quelle forme che f:tnno sempre la forza dei ,-egimi fi. deistici e autoritari. Praticamente t·ioè ripete,•a nel pensiero ciò che rimpro,er:l\'a ai ~O\'Crni nel campo politico: riporlava il problema nei limiti della socictì1 attuale. cercan– do una nll'twa religione, lf' fo1·zc nuo• ,e per or:;a11is111idecrepiti. senza ca– pire che si 1ra11ava rii fore delle lolle soeiali una rivo111zio11e,lel pensiero. non clell:1 Jlsicologia, farne una 11110· ,·a socielà o perire. È lrop1>0 strano ~~ii affermare che la crisi morale e è 1111a diretla con:;c– :;ueuza della sofTOl't1zionc della lotta SO<'iale; eppure qucs10 11rohlcma in– soluto. ucciso. sharra la noHra slr~1- da col suo t•a~I.Hcr("marccscenle. Crisi psicologica. !)fa la crisi, se fosse solt:111to del peusicro filosofi(•o, sodah·, morale. lro,-ercbbe 1111a sua soluzione; <'redo imece che al ce111ro .,.1i:1una crisi p.10irologica. per cui dei llrohlemi obiellh·i si sono trasfornrnti in an– ~oscic, complessi. che impediscono di cercare serena111c111ce~ ohie1tin1• mente una soluziouc. Dei libri comf' ..: 1984 )) di G. 01·– well. che. dice llra11c.:1ti,con la sua 11 Fattoria dcp:li ani111:1li ,1 ha giìt fornito materia cli pessimismo psi('"O• logico a parecchie p:cncrnzioni, non si possono leggere sf•nza un grido di

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