Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

Circ. l'rot. _',', 22-18, Roma. 17. Xl, 1947). li più 1wsu11tecappio. getttlto (Il/a gola della scuola itnJinna. - si .1u - è il Concordato: Pbbene, 11011 biso– gnrt incorrere 1wll',•non• psirologico di eonsid,>rurfo Wl tribù. Bisoprn, al l'Ontrririo. co1HM'Ct'rne P f{ll'IW f'<HIU· scen• il testo e i suprusi in r>.~~o rtm– sarrMi (redi, ad ,•st•mpio. l'nrr. 5). Appw·iri, (·hiaro ,·he /,• norme ri– gu11rdnnti fo fre111wn;;.u alfi:' Je=.ioni di ,·cligfonp, co11t.nwte in 11m1lf.•gge posreriorP ,•d r•,Hrmwn al corpo tfel Con<"onlato 1legge 5, V. 1930. n. 824), ,wn fmrno pnrle delfr, lej!,gi coslitu– =.io,u,/i, il cui risf'Pllo (! richiesto dnl Qu,•sriunrtrio (I[ n. 7 delle <( questio– ni generali )), e pos,,;rmo Pss,•re i11no– vnt1•, Si chiedu dunque clw l'inse~,w– mt•nto della religione Cflttolica sia subordinato per tutti, npp(lrtene,rti o no a una confessUme religio~·a, alfo domanda volontaria di iscrizione; mentre ora. rome tutti su11no. esso non è af}att~ facoltativo. essendo irn– partito automaticameute (l tutti co– loro rhe 11011 se ne sottraggano. diie– dendm1e ed ottenemlone la dispensu. Nell"11ttuale sitrwzùme di fatto giuoca un elr-menlo psicologico a si,·anraggio della libera scelu,: il ti– more diffuso dei genitori rhe l'mmn– znre la doma,ulr,. di esrmzione dnlfo fozioni di rPligione cattolica si ri– solvtt in una inferiorità de/f(tluruw nelfo pubblica scuola. timorP spesso ,lovuto all'11neggiame11to ostile as– sunto dn qu<tlrht> preside o segretPria 0 professore, Questo ostruzionismo d1•lla libenà non è seµ,10 di onestà - µer.qmmto Gonella non rico1wsc11 a questi fatti il rt1rauen' di violenz11 morale - ed è spesso accompugm,ro alf ussniso servile dato dnll' 11utorità scolnst ica ud i11iziatiue di rnmtt<'re puramente confP.~simrnle. come la pnrtecipazione colletti'.va a cerimonie n•ligiose o (ti sacramenti: come la recila:.ionP di preghiere liturgiche durante fo lezioni di rt'ligione, cosr du· molti di noi hrmno visto fare. In tali c,ui. lri nostra libertà di gill– dizfo e di atteggiament.o gioverà a ispirnn, fiducia ul ,ilcwre famiglie clw l>·pessolrn,wo hiim;;,10 di wui conferma d,•l loro orin1tamento spi– rituale, se Ho11 proprio di un inco~ rrt{!.giamentu a far rnlere qt1ei diritti che. in ultri paesi, vr•ngono tenace– mPnlt• difesi (/.,',( rlssoria:.ione dei {!.t•11itvri ,> di Brooklyn. per esempio, Ira recentPtJH'!lte pru!ZHa!o p~ la mn1ziotte fatta dellu « Trinità » in 1tnu cerimo11Ù! 11ubblica scol<tSticn). Comuuqul', rimangano immutate o sùmo fonovatc, le rwr!,ie relative al– la libertà di ìstruzùme religiosa <fr– vono ,·ssern riprodotte nei moduli di iscrizione e negli ctlbi delle nostrn scuole. È compito dell'rwtorità /nr cmwscPre i diritti e i doveri dei cit– tadini: sta l«:lessi poi giudicarne ol– tre che aL-valersene. In tutte le innumerevoli occusioni. .<1Pmpre che sia in giuoco fo formu• ;;;ione intellettuale e morale delle giovani g<•nerazioni, i coll<•g!tiespri– mrmo /rancnmente il luro pensiero, ,~ si sentano impegnati, al.di fuori dei JHtrLiti politici, a dije,1dere, con la loro personalità di ir1sPgnanti, la funzione e il prestigio della scuofo_ ù.le (l/mente uniti in quest'opern, ai loro colleghi <li animo libero di tut– to il mondo, Milano, ottobre 1948, via Paw:rclla, 4. Un gruppo di 11rofessori Jr·-• Jell',\ssocinziooe del LiLei-o Pensiero 369

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