Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

he e~istere senza una sorgenle di red– dito, e che il la\'oro è la principale attività che tiene in:siecne la gente. Cosi si è s,,ilup1>atn l'idea di una co– munità che avesse il suo centro in una rabbrica, in una miniera, in una fattoria, in una bottega, o in altre imprese economiche. Non vi è nes– '-Una necessità di raggruppare della µ;ente che abiti insieme; la fohhrica provvcrlerehhc già un oonrnne pustu rii riunione. Ma poichè la comunità è interessala \'erso tutti i suoi mem– bri, non solamente \'erso (Juelli che fauno un la\'oro industriale, ciascun membro - incluse le donne e i ra– ~a:r.,:i - -dcrnno essere liberi di an– Jare alla fabbrica; e poichè e~lia si OCC'UJrJ di ogui aspello della loro ,·ita, la fabbrica deve prO\'vedere meni per l'edtH'azioue, Jo sport, la ricreazione. i ser.vizi sanitari e così \Ìll. È questo un rompl'Omesso peculia– re dei francesi: e,•itare le penose vi– •·inam.e della ,·ita in comune, c·he hanno pron)(:-alo la rovina di parec– rhi tra gli ultimi esperimenti, p•ur runservando il necessario grado tÌi roesjonc e di propositi. Alla fabbrica sono forniti i-tou SO· lo gli ordinari servizi, quali In li– hreria, il cinf'ma, il dispensa1·io. le cooperative di approvvigionamento e la cantina. ma altri di specie più insolita. Sono tenute delle conreren• 7,e per le massaie i:-usoggetti di in– lf'fe!!SC clomestiro; e mentre sep:uono que'!te, esse las,·iauo i loro figli nei giaNlini d'infonzia f' nelle scuole per ragazzi. Le donne cd i ragazzi sono anche i benvenuti alle 1r riunioni di l'ontutto >t setliruauali nelle quali i <lirigenli di ('iaS('un ser,·izio - so– <'Ìale2 industriale. commerciale. ecc. - riieriscono sui progressi e 1·is1>on• dono alle domande che vengono po– ste. Ancor meglio, le donne sono benvenute se decidono di dedicare una settimana di lavoro al1a fabbri– ca, come diversfro alle loro occupa– zioni domestiche. Ciò, incidedtalmente, mostra con resempio un princit1io che è larga– mente applicato - il principio rlei a: contrafforzi n. lPct· svincolare gli. itHlividui dalle abitudini di ogni. giorno, ciascun membro rleve tra• scorrere otto gi.orni ogni tre mesi in un'alli\ ità diven.a du quella ahitu.:i– le .. Possono lavOl·arc nella cantina, o nella masseria che generalmente è unita alle ,:omunità, o in qualche al• tro reparto, o possono .::i.uche pren– dere un altro lavoro temporan(."O fuo– ri dt>lla fabhri<·a. Gli anziani c•he hanno i poteri esecutivi non co11ti- 1.uiscono 11essuna e<'t·ezione. LI sistema di pagamento è proget– tato in modo da ei,scre slthordinalo ai duP. c·apis.aldi dc-Ila 1►artecipazione famigliare e della ricompensa del– l"uumo nel suo c·umpl1!s110, e non sem– plicemente della tC ('a1,acità di lavo– ro ». Ciascuna famiglia accumuJa dei punti, e la paga seLtimanale C deter– minata daUa di.1,isione del 11rofitto netto per il numero totale dei 1mu– ti guaòagnati. li mt-mbrn produtti– vo è stimato nel sislema dei punti, prima per il suo \·Hlorc produttivo, secondo per il suo ,·alore << sodale ». l_;n uon10 può a\'Cre un ,alare 90- ciale all'O ed uno C(•onomico basso e tutta, 1 ia guadagnare 11uanto un uo– mo di f'a11acità inverse. 1Pu11ti addi– zionali sono dati 1,er il la.varo calla• lingo fatto <lalla moglie e per il Ja. ,·oro fatto a scuoh Jal rag.au.o: w– sì oi2:ni mt>mbro della famiglia c•on- 357

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