Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

la ronccpita una nuo\'a lf~t·ni,·a per t•o– struire f'aSSP mediante estrusÌ<QnC da metalli e l'eOieicnza ne i;ari, ulterior– menle aumentata, Ciò perchè le rai!· se poSiono es:!lere ,·endule ad un prezzo cguaJP o al di sotto ili 11uelli richiesti dulie ordinarie Ditte, 11eL– hene lu paga, per la mag~jo1· parte dei larnri, sia pili alta che in quellr. La C"omunitù conta circa tre<·ento– lrenta individui, comprese IP (lonne e i ra:;azzi; di essi circa f'Cl\loqua• ranta la,·orono nella fahhrif'a che Ù situata nei svhhorghi di Valenza. Quanlum1ne la comunità di Uoimon· dau fat·cia assegnamento rnlla fah– hrica di C"l\!He tla orologi, ahrP f'o• munità similari sono state basale: su di uno stahilimento tipo,;;rafif'o. su larnri -di falej'.tnameria, s.gri('oltnra, ,enrlita al minuto. fahhri"a di oc• chiali, pi<·coli articoli elcttric·i ed al– tre attidtìt. .Non vi ~ nessuna vita i.n c·o111111w:dasl'una famiµ:lia trova la .sua l)ist.-mazione ùo,e le p-iac-cia, sehbenc 11011 .sia e.;;.cluso dw una C"O· muuitil (-OSlrui3ca case e ,vi alloj?p;i i suoi 111(•t11hri. Ciascun mcmliro ha l' ohbJip;o di lavorarP per la ('Omnnità, ma In ·pa• rola 1< la, oro )1 è estesa a<l indudcre tutte )e attiviti1 che henPfìl'ano la (-Omunitit - sociali. educative, spi• rituali. e-osi come quelle el'Onon:d· che, ed il -.istPma ,rii 1>agamen10 e pattuito d'accordo. Tutta,•ia, si s\·i• serehbcro le idee tli Barhu, se ciò fosse tlf';;crittu solo conw un nuovo rnPtodo •li orj.\'.anizzazione industria– le. Il mO<lcllo della fabbrica può es– sere compreso solamente nel 1·011IP· sto deJla sua filosofia. considerata nell.insieme. Su scala umana Il mo, imenio pone {'UUlf' suo o– Lietti.,'O iJ ,, creare e ma11w11erP u11a societ,i nella quate t' uomo abbia la pienrr liberrà di svilupparsi a ,,ual– sinsi livello )1. La prima rondizione per tait' 11, iluppo f:! la fHn111ihiHtil di formart- dt-lle relazioni personali ef. fir:u·i. ( È <llH'!òito accento sulle rela– zioni p(•rsonali dlC li ha falli cono• scert" come Pcrso11alis1 i - P!lponen• ti 11ratif•Ì rlrlla filosofia predicata da Bnhf:'r •"Il altri), L'uomo non può es– se-re fclfrc nrll'isolanwnto. essi af– rf't·rna110. L'11umo ;, i11tes.mto di le– gami. lnoltre, e solamentr uclla fa– mii;lia (·he :;i tronrno delle continue rclazi•:mi f'ht> f.ormano la hase dello s\ ilu1•110 personale. Quindi runità ha•e dalla quale sono formatP le •< C:omunilì1 di Lavoro ii è J11 fami• gl.llt eioi> il µ;ruppo familiare, 11011 l'indi,•iduo. (La parola franct!se usa· la è 1• /p fuyer >•· il focolare). Così le famiglit> <lr,ono associarsi c·ome tal i. t•ia.'>('lllll1n_)lne nna uu itit: e, una .l'olta :tf'f'('ltalo ciò, la romunità si assumP lu re~ponsahilità 1wr ogni loro mrmhro. (Ciò fa r.icor.:lare il Prckh:.im HPalth Centre inglese. che pone una eonrljzioue simile). Ma la l'OIJlunità Barhu 11011 si fer• ma a 1111Pi.to punk>. Hagµ:ru1>pa le fomiglic. n (·im1ue o !'ei per ,·olta, in · ({distretti )>. Nn un capo•distrPtto. Una \'enti1111 pressapoco 4li questi gruppi-rli!ltretti formano 11na comu• nità. L'ultimo e p·iù .alto i,:;rado è considernto la (t città-comunità», compo;:;ta di circa una dozzina di oo– m1111i1ù.Barhn. <"onfusamrntP. pre,·e• tlc dei gradini ancora pili alti, culmi- 355

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