Volontà - anno IV - n.6 - 15 dicembre 1949

la democrazia operaia siano armati e combattino in unità· sepat•ale. A me– no che gli oppositori russi non ima• ginin"O che Stalin iastsegnecà loro del– Je zone di azione e di la\'Oci in cui saranno i soli padroni. Lo scherzo è difficile da inghiotÙl'C e lo scopo dei quartieri generali, sia– no essi politici, economici o militari, è di annetlersi, prendendoli sotto il lorn t:omando e sottomettendoli alla loro disciplina, tutte le 1 parti attive della popolazione. Tutti hanno biso– gno di seucgalesi, e di soldati di mestiere. Ltt tragedia è la stessa pe1· i rivo– luzionari che sperano in Truman o iu Stai in, per i nazionalisti polacchi, sionisti o rumeni che sperano nel– l'aiuto .:rnglo-sassone. Il J)rimo risul– talo di questa alleanza, che non è che un assorbimento del 1 piccolo da parte ciel grosso, è di fare soompari– J'C il vero caraltere e la vera forza dei movimenti. Non è che nella mi– sura in cui effeuh,amente delle ban– de <li irrcgo]ari si baLtono contro i reggimenti <lella NR VD, o dei grup– pi terroristi lottano sul suolo palesti– nese o degli ~ggruppamenti ,politici !:ii manifestano a Bucarest, che i1 pro– blema resta. Ma allora ci si accorge hen prmitu di una e\'olnzione inevita– bile. I (lirigenti di que.iti movimen– ti partigiani di New-York o di Wa– i-hington. sconfessano l'aziune, scou– fessano l'esistenza ;;te9sa del movi– mento e non hanno più che una spe– nrnza: il trionfo del padrone che si sono scelti. E quanrlO 1a villoria ar• riva, i realisti ~i stupiscono di vede• re quanto (·ontino poco, essi che in– filarono i] fm·ile per ·1111 timbro di f!Over110provvisorio. Direte voi agli anarchici bulgan:, che resistono e si battono, che deb– bono scegliere tr.a gli Stati Uniti e J 'URSS? Essi sanno, al 1nezzo di f1Cr• semzioni cli cui sono le vittime, che le zone d'influenza sono state di già spartite e che la Casa Bianca non esita tra la fornitura di macchine a• grioole e la sorte di qualche diecina di migliaia di operai e di contadini bulgari c~1e Jott.ano pcrchè la liberti, illumini il mon<lo. Ed .i partigiani del blocco Atlanli– co in Fnmcia e -in Italia. realisti al pnnto di ,voler sceg1iere, tr,a i due h]occhi, conoscono ìl disotlo delle carte'? Sa uno se la Francia non sarà \ endut.a per una garanzia sulla Co– rea o sulla Cina del Nord? Sannu se l'Italia non sarà ceduta in cambio della Grecia o <lcgl i Stretti? E CO· 101'0 f·he s1:terano neU'intervento del– l'Esercito rosso nel Medio Oriente. sono essi sicuri che il merrato tra il trust russo dei petroli e le compa– gnie petrnlierc americane o inglesi non rovini i ]oro calcoli? Il realismo consiste nel conoscere le proprie forze e ncJl'utilizzarle. L'utopia consiste nel credere che sui– ci<landosi come forza sociale si può sperare cli rhmscit.are alla de.stra del RP Truman o <lei pap-a Stalin. Esiste una sproporzione di forze. ma a nn1la gio\·a esagerar1a e a cre– derla .iefiuitiva. Uno sciopero dei minatori obbligò l'industria ameri– cana a mettere un ginocchio per kr– ra. L'azione diretta dei 1·ontadiui po• veri in Italia ha obbligato il gover– no cattolico a prendere iniziative chr uon aHebhe mai 1ne.so da sè. E tutta la rii irata diplomatica russa si spie- 337

RkJQdWJsaXNoZXIy