Volontà - anno IV - n.2 - 15 agosto 1949

DEMOCRAZIAFORMALE E DEMOCRAZIA REALE ]V ci primi tempi della uoslra pro• paganda. quando cra,,tmo raffigu– rati l'Oll l'immagine i;olorata di un op('raio dai museoli forti che rompe• ,a le sue t·atcnc sotto un sole uasccn– tc, si pubblicarono un numero gran– de di opus, oli largamente diffusi uc– gli ambienti operai. Essi smasd1cra– vano con forti argomcn1i, solidi e sc11s:1ti, l'inganno dclJa dcmo,·ruzia borghcsf' essi distruggevano, a for– za di esempi, la forza del parlamen– tarismo. ]I ragionamento era diretto e for– te: il potere reale era nelle mani dei proprietari terrieri, dei detentori di i-apitali. dei proprietari dei mezzi di produzione. Il potere appurentc, quello delle camere e dei governi, si Lro,av;:1 dirctlamcnlc o indircllnmcn– tc sotto il dominio di questa "-lessa dasse di 1uivilegiati, la quale <iispo• neva di lulli i mezzi di propaganda. E così Potticr poten1 gridare nel– la sua « Jnternazionale »: « Lo Sta– tfl opprime e la legge inganna iB. JI sis1cma sociale, codificalo dallc lt>ggi. g~m111titodallo Stato, era ba• @.alo sul diritto elci pii1 forte, del pro– prietario. 11 regime democratico bor– g:hcsc. t'Oli i mct·canismi complicali delle elezioni delle camere incarica– te di gestire la società tale quale esi– flc,,a, delle istituzioni limitate dai prhilcgi delle minoranze posseden– ti - era una truffa. La conclusione di tulti i socialisti era l'impossibili1il di fare runzionare una ,•era democrazia senza bas:.1rla sull'uguaglianz:1 economica. I rifor– misti si ae,'<:ani,:1110- quand'erano in buona fede - a rendere le funzio• ni di Stato in<lipendcnli cd a ~lrap· 1}arlc ai polcre del denaro. l rivolo• zionari cli partito s'ingegnavano a so– stituire, con l'azione, iolenta, lo Sta· lo borghese con uno Stato di mili– tani i socialisti. I libertari insiste,a– no sulla necessità di spezzare gli ap• parati di repressione, sc11za ,olerli rimpiazzare. per dare ai produttori l:i possibilità di organizzarsi libera– mente. secondo i loro metodi e se– condo i loro bisogni. Quasi un secolo <li lolle hanno dato le pro,•e indiscutibile della ,,c. rilà del la concezione anard1i<·a. Scn• za un ,·ambiamcnto slrullurulc L·Om• pleto della sodetÌl, scnz:.i la prcsr1 dei mezzi di produzione da parte degli stessi la, 1 oratori, !"uguaglianza giu– ridica è una d1imera. la I ibertil im• pensabile, la rratcrnitit impos~ihilc. A1;l'or prima che l'esperienza con• fermasse l'e.stttlczza del loro ragiona– meuto, i teorici anardiid denurn:ia– \ 11110 la tau icu della presa del po– i ere, cd offrivano. così, al movimçn- 75

RkJQdWJsaXNoZXIy