Volontà - anno IV - n.1 - 15 luglio 1949

con azione combinata· e dei gruppi anarchi.ci e delle associazioni di me· stierc che riuscirono a trascinare tulio il popolo alla lolla. Fu nel duro iu\'erno 97-98 a proposito del rincaro del pane: problema sociale che interessna tutti gli strati popolari e non soltanto i gruppi anarchici, non soltanto i gruppi di mestiere. Infaui quell'annuta fu contrassegnata d.t uua forte carcsti.i per penuria di grani do,·uta al cattivo raccolto cd all"accaparramento in grande stile di cercali imb11stito dallo speculatore Lciter di Chicago. Tutta l'Europ.i ebbe a so{(rirue. Ma per l'Italia ,·i er.t anche un"altra ragione: la rapacità dell'agraria e del governo fra loro alleati. I governi prceedenti per sopperire alle grandi spese militari .(nel do• dicCnnio 1883-1893 le /!pese militari ernno raddoppiate - 4 miliardi e 570 milioni - rispetto al dodi~ennio precedente 1871-1882 - 2 miliardi e 778 milioni -) e per mantenere in piedi una burocrazia parnssitari.t e ,·or.tee a,•ernno do,ruto aumentare le imposle direlle e indirette. Ma gli agrari seppero resister~ ai nuo"i gra,·ami fiscali. fin dal 189•l essi fecero fallire un progetto Sounino, ministro del tesoro, per un aumenlo del 10% sull'imposla fodi.tria. E in seguilo riuscirono ad ollcnere dal Presi• dcnle del Consiglio Di Rudini, uno dei principali la1ifondisti -.:tella Sicilia e dal ministro delle finanze Branca, rappresentante dei grandi proprielar:i della Basilicata anche un indennizzo della fondiaria tramite un nuovo .tu· mento al dazio d'cutrata sui grani (da L. 7 a -L. 7,50 al q. in rapporto al prezzo dei grano sul mcrca10 interno di L. 35 al q.). In tal 1nodo era fortemente ostacolata l'importazione dei grani e cm lasciato un largo margine agli awnenti 'iul mercato interno, non più di– sturbato dalla concorrenz:1. JI go,·crno per rifornire le sue casse non potc,·a d'altra parte che istituire una rete di bal2,elli e trarre dalle imposte sul conswno, gravanti sulle classi medie e sul popolo la,·oratore i fondi per o,•\'iare alla sua politica di sperperi e di av,·enture . .Per questo moth•o l'agitazione autifiscale inizi.ttasi nel '97 non fu una agitazione soltanto operaia ma una :igitazione del prole1ariato e di certi gruppi della borghesia (espressi nel partito repubblicano cd in <1uello radicale cui si aggiwisero anche cattolici progressisti) insieme collegati. L'A8ir.u:.ionc già <lall':igosto (dr. art. « Il j>rezzo del .pane JJ del 12 agosto 1897) iniziava una campagna contro il rincaro di questo alimen10 di largo consumo, imprimendo alla lottu un· indirizzo sociale rivoluzionario. Non si tratta\'a info1ti di chiedere aumenti di s:il:irio (un operaio me– dio guadagna,,a L. 2.000 al giorno pa-ri a quasi 6 kg. di pane nel periodo grasso e a 4 kg. di pane nel periodo magro: w1 rapporto di estrema pau· perizzazionc) che a,,rcbbcro messo in urto alcune categorie fra loro e non a,•rebhero giol'ato alla grande massa di artigi:ini e di disoccupati. Bisognava piuttosto denunci.tre tutla l'ini<1uità del sistema e st:ibilirc .le rcsponsabilitì1: da una parte quelle del go,·erno che per fa,,orire l'agraria cd il grosso ,·ommercio u,·ev:1 imposto forti ,·incoli daziari al t·onfinc e 50

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