Volontà - anno IV - n.1 - 15 luglio 1949

pcsanli gabelle comunali, il governo che lasciava incolte, in mano dei lati• fondisti, vaste estensioni di terreno; il governo che proteggeva la specula·• zionc e l'imboscamentci; il governo che ·copriva i profittatori ~d i coutrab– ban<licri. Dall'altra parte biSog.nava fissare le rcspor~sabilità dei privuti - produttori, mugnai, panificatori, comnicrcianti, 1 dazieri, incettatori - che dalla contingenza traevano pingui guadagni. E il fondo dcli' Agitazione condudeva: << Una soci.C/tàche non sa assicurare il pane a tiitt.i i suoi membri., è una società condannata " sparire >l. L, situazione era -difficile. Qualord lu agitazione non fosse stata ben condotta o si fosse risolta in una serie disordinata di episodiche violenze, il fallimento sarebbe stato inevitabile. Intanto il pune saliva alle stelle. 35 ceni., 40, 45. Alla metà d~ gennaio: mezza lira! La reazione fu sponta11ea cd immediata. Ad Ancom al mattino del 17 gennaio una grande folla di uomini, di ragazzi, <li donue si riversà in Piazza <lei Municipio chiedendo l'abolizione dei dazi e la diminuzione del J)rezzo del pane. Seguono trattative fra una commissione cd.,_il Sindaco ma vengono interrotte per l'intransigenza dell'amministrazione· comunale. La folla risponde con una fitta sassaiola contro il palazzo del Comune e si porla quindi con dimostrazioni ostili di fronte alle case dai maggiori negozianti di farine, al Palaz_zo di Giustizia, alla sede del giornale con– servatori (L'Ordi.ne), a .Palazzo Vescovile, alle carceri. Nella notte giungono da Senigallia e da Fano <luc S<Juadroni di Cavai· lcria ed un battaglione di Fanteria. Era In risposta che il governo dava agli affamati. Nella seconda giornata. sciopero generale. Scioperano in segno di so• lidarietà anche i fornai raccolti in una Lega di Resistenza largamente in• fluenzata dagli anarchici. .Se il pane deve essere. confezionalo solo per i ·ricchi che lo possono comprare, meglio ((pane per nessuno ». 1-1 Governo è messo in imbarazzo ed è costretto a mettere in vendita il pane mililarc a 35 cent. Ma si tratta <li pane di pessimà qualità. La folla continua a tumultare e nella stessa giornata ,,iene appiccato il fuoco alla villa di un noto affa- matore. · Il Governo a mezzo il gen. Baldisscra dichiara lo stato d'assedio. Nella terza giornata ~o sciopero generale continua compa1to. La soli. darietà è complet."l fra tutte le categorie e fra tutti i gruppi politici avan– zati (anarchici, socialisti, repubblicani etc.). La situazione è insostenibile e il governo deve cedere. Il ,Municipio apre cucine economiche a 10 cen– tesimi a pasto. Il prezzo del pane è riportato a 35 centesimi. Si annuncia un decreto sul ribasso dei dazi d'entrata. Il popolo ha vinto. Nelle carceri -<li Ancona· ,si trovano però rinchiusi i nostri compagni :Malatesta, Smortj, 1P:.mfi.chi et..c. arrestati nei corso dei tumulli. 51

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