Volontà - anno IV - n.1 - 15 luglio 1949

.do perciò la società aperta ad ogni iniziativa diversa, in vista d'ogni 1>as,;o ulteriore. Tu dirai: ma come da questo de– durre una azione organicu coerente, se anarchismo non è definizione cli Ideologia, non è estrazione d'indl\'i· dui dalla massa, non è applicazione -<run piano precostituito <l',1zio11e·? E con questo poni in mostra la tua J•iaga, la vostra piaga, di lutti i gio– \alli cresciuti in l1alia nel fascismo. Per voi è difficile ussui concepire uu ruondo· popolato d'uguali, un .mondo senza << masse >,, cd un 'azio– ne socfale che si realizzi in moltepli– cità di piccoli gruppi e di pic(·oli .sforzi. Sempre potente per \'Oi re– stano i mili perniciosi dell'Eroe e della Massa. Il fascismo vi ha man– tenuto ,:illorno, come atmosfora con– -dizionanle1 per una parte il suo in– dividualismo rettorico, in cui il cul– lo dei supposti Eroi era pagalo con le adunate oceaniche dello gente co· TI1une che inglobata nella .Massa gri– da\"a sempre sì su cenno ciel duce; e per l'altra parte il corporativismo rettorico, che a modo suo pretent!r– ,·a cli forzare la storia a far re,11 i le classi di Marx, incasellando tutti .gli uomini e donne in un una_ mo· Slruosa macchina che era, nel suo e-\·idcnLc contenuto ,rntiliberlario. I.i definizione migliore della bugia nwssist.:1. Inganno erano i discorsi <li spiril.nalis.mo , di \'Olont:1rismo con cui quei gangters hanno trascinato I~ miglior parte di , 1 oi nelle guerre, menlre la parte peggiore allenava– no nelle gerarchie. lnganno i discor– si di conciliazione degli interessi di (·lasse con cui, nel luslro delle mi– gliori conclizioni di lavoro agli ope· rai delle grandi cillà, si cel;n 1 a la profondissinrn permanente miseria <lella parte maggiore del popolo ita– liaoo e l'arricchimento smisurato di uno strato ristretto di speculatori. Non v'è parola del fascismo che non sia oggi dimostrabile menzogna, non folto del fascismo che non sia oggi dimostrabile menzogna. Quando tu rifiuti una mor.ile basatn sulla \'O• loutà e sull'individuo, ò la tua nau• sca di quel finto volontarismo, di <1uel finto individualismo che ti tor– ua su. Il tuo bisogno di « fa11i >1, quest'esige1w.a di immediata con– cretezza, deri,,a dalle passale indige– stioni di pseudo-fatti, ìn cui di rea– le c'era sollanto il vostro sacrificio, ma senza nessuna conclusione. E tal– \'Oha la nostra propaganda ti di1 la impressione vaga d'una « masturba– zione intelletwale :» (e qualchè volta può anche esserlo, noi non siamo pcrfotti: ma in genere non lo è) le r.;dici ci sono nella tua bitudine pas– sata ~!i una incessante pseuclo.atti\'i– tì1. che ti d:i,·a l'illusione non reslaS· se· nò spazio nè bisogno per indagini crit ichc, per ricerche d'orienta– mento. Del resto l'ercditi"1 del fascismo si può \"alutnrc dircltamente ancor og– gi sul \·i, 1 0, guard:md_o i giov,111ipri· gionieri ncl..MJS e negli altri simi_li gruppi fascisti. Vi son certo anche bravi gio,•:.rni: tu cc lo assicllri, ma · io r,on ne ho mai dubit:1to. E di r·he pa!'colo sono alimentali dai loro ca. p1,cci:1, :.dl'infoori dell'individuali– smo rettorico e del nazion(i\isnw 1-rt– torico ciel colonialismo rettorico e del corporativismo rc11orico, men:i-t· al disotto cli <1ucstn reltorica :::he è solo parole, i giovani son ogni P"'"O mobilitati per azioni che son sempre antil iberlarie? 31

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