Volontà - anno IV - n.1 - 15 luglio 1949

-« anarchismo >) un puro socialismo, chiamandolo « anarchismo classista » .avverte, poiehè è intelligente, che clavl'ero la ipotizzata « classe ope– raia>, non ha \ma rcah~ obbiettiva. Allora, con elegante manovra « dia• lcttica >), la difficoltà par si superi - dicendo che ci si rilrova in quel– la classe attraverso « un atto di scel. ta », che « il poveraccio per appar– tenere alla sua classe deve salire le ~aie Jar.icose dclfo Siw nuova C$J!.C• ricn=<tmorale e ideale )). Cioè, per entrare nella classe qnalc l'ideolo– go la 1>cnsa, egli deve uscire dalla sua esistenza presente, in cui pure si postula che la classe abbia la sua realtà. •Miti. Gli operai dO\'rebbero uscire dalla loro dasse per costituire la loro clas• se. Paradosso. Che significa: gli ope• r:ii debbono. accettare la mia o la nostra « ideologia della classe ope. raia I))' e con ciò costituiranno quel– l'esercito che io o noi intendiamo di– rigere, al quale si darà - seguendo l'esempio dei clas.sici, da Marx a Lenin - il nome di « classe ope• raia». È possibile che noi anarchici ce– diamo a queste lusinghe? Che cedia– mo alla illusione di differenziarci d":d marxismo col dire che «.è il prolet<triato clic se non scr1,-calla ri- vol11.:ion.eserve sicuramente la ri(;o– lu:i.one, pou già la ri1.t.-ofo;;:.iooe che Ser(;c al proLctariato i» - giochetti di parole che comunque confermano l'idea d'una rivoluzione còncepita dall'esterno, sulle carte, nella fan– tasia d"cgli aspiranti generali - cioè d'una rh•oluzione in cui la « classe operaia )) che si vuol costruire avrà ancora una rnlta la soli1a funzione di slrumento che illuminati maneggia• no a fin di bene? Il processo dcgencrath 1 0 del socia· lismo è cominciato così: nel fatto che alcuni (<saggi>> bau dettata la via per tutti, creando il •mito della « classe >>. Gli anarchici hanno già dato in passato il loro contributo di idee e d'azione a questo tentativo di àprire la società attraverso la classe: e non ha giovato. Sorci ha esaurita l'esperienza nel suo contenuto ideale mettendo in luce il mito, e non ha gio\•ato. L1 conclusione è che dal •Marx gfovane e nelle parole liberta– rio, dal « Lenin di Stato e Rivolu– zione Ol che rielle parole pare in fon– do anarchico, s'è giunti riei /<reti a Stalin, alla sua oppressione mo• struosa. Chi ha coraggio tra noi di \·oler ricominciare daccapo? D. Lui S/NCERITA' lforokl lcJ.-es, mw degli ex mllli5tri ,li Roosevelt i11 America, ha detto i11 u,i di– scorso ai la11realidi 1111aU11iversi1Udi laggiù: « Il mio co11siglio per i.:oi, il miglior co11• siglio clt'io pouo dard, ed a11cl1eil solo co,isiglio probabilme111e cliti i.:alsa la pe11adi darvi, è che voi .siate assai ca111i11ell'acce11areco11sigli qualunque da geme dell(I mia ge• nera:ione ». llarold Ickes ha 75 an11i. li, Italia. la mo$gior 1,arle della ge111ecl,e governa. chfl comanda, cl1e aspira a co• -mandare. appartiene alla ~11age11era:io11e, 12

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