Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949

RIFORMA DELLA SCUOLA? J I moho parlare che si fo di riforme sociali non apporta alcun sollic\•o a qu:ulli si sentono insofferenti dell'uttualc ordinamento della società: iiono riforme che si alluanO nell'ambito della conscn 1 azione sociale; e lali solo possono essere, realizzandosi, come esse si rcalizznno, sotto il segno del dogma callolico, rifol'mC che scendono dall'alto, anche se in apparenza <lcmocratiche, e sono il prodo!to di un sapiente calcolo per couscn,are di fotto le cose come sono e dare a un tempo l'illusione di soddisfare il senso di disagio che nasce da esse, stroncando con ciò quel moto pii1 autcntica– mcnlc rinno\'ulorc d1c potrebbe gcncn,rsi nella t.:OSl'icnza del popolo. Fermiamoci a considerare la Lauto strombazzata riforma della 81:·uola. li problema deJl'jstruzione non solo in ltalia ~fiora appena l'opinione pubblica, ma, cosa incomprensibile, è rimasto piì1 di ogni altro in disparte nella caotica opera svoha dopo la c:1duta del fosci!.mo dai cosiclcui partiti di sinistra, e,:scndo da loro ogni tentativo di mettere a fuoco il problema lolleralo, pili che incoraggiato. Cosi si è arrivati all'assurdo che uomini che si dieono sot·ialis1i pos– sano avere accettato <li far pane di un governo, in cui la loro opera non pole\'a che essere del lutto illusoria nel campo politico•e«:onomico senza sentire almeno l'imprest·indihile minima necessità di garentire l'a<·onFcs· sionaliti:1 della scuola. Le loro aspirazioni si sono appuntale sul Ministero delle ,'Poste o su quello della Marina Mcr(.':1111ilc,non hnnno mni :unbito quel solo mini· stero: nel quale, ad onta di tutto, avrebbero potuto, ge non alro impedire ,·he la scuola italiana di\ 1 enissc liortus co11clus11s di una t·orrt>nh• spiritual" i·hc. per 1:i .:ua intrinsef':i fìsionomiH. è volta ,·erw il passato e non ,·crso l'al'\'enire del pensiero. Insensibilità per i problemi della cultura derivante da posizioni marxiste? A parte il fatto ehe per i '-OCialisti che partecipano all'auualc governo non è ("Crio nemmeno il caso di parlare di fedeltà al marxismo, per coloro •·hc a1wora ad esso s'ispirano direi piuttosto che si tr:itti di poco approfondimenlo marxisl~• dello stretto rapporto tra oricnla– mento scolastico e s"iluppo eeonomico. specie in un paese come l'Italia, e in particolare l'Italia meridionale, così dominalo ancora dalla lradizione umanistico-gesuitica. Ed è proprio quest'ultima considerazione che ci porta a entrare nel ,,i,·o dcll.a <1uci:lionc: su quale base è stato imposlal:i la riforma. 607

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