Volontà - anno III - n.12 - 15 giugno 1949

1issi fisic;.imente piì1 forte. mi &arei lancÌIIIO anima e corpo iu <1uc.iìlOmo,'i• mento della prima Internazionale (non della seconda, nè della lerza, che rappresentano l'u~urpazione dell'idea dell'Internazionale operaia a profitto del solo partilo socialdemocratico, che non riunisce nemmeno la metà dc-i lavoratori)». Commiato Il Kropotkinc, vecchio, malato, in miseria, è morto nell'inazione, dopo a,·er tentalo di promuovere un movimento federalista ma senza poter rea· lizzare nulla per la mancanza di liherlà e pcrchè il suo interventismo ad oltranza gli a,•evn 1olto molto del suo prestigio politico. Kropotkinc si era anche illuso sul so,,ietismo bolscc"ico, ~i da ri1>etere di sentire la propria parentela con il bolscevismo; ma al disopra delle riscn•e, delle incertezze contigenti il suo sovietismo sindacalista-comunalista brillava di coerenza logica e di audacia costruttiva, si che è d1t rimpiangere che il Nostro non abbia potuto seguire le ulteriori fasi degenerative della rh•oluzione di ot· lobre. li problema federalista sia nel campo delle nazionalità sia iu quello dell'organizzazione politica cd ~onomica è il probleum vitale della Russia. Quando l'esperienza e l'opposizJOne .ivranno condotto, definitivamente, i co– muni.sii russi fuori dei loro schemi donrinali. e l'unione dei partiti di sini– stra muo\'erà i primi passi sulla via della nuova ri,•oluzionc, la figura di Pietro Kropolkine apparir.ìt in 1utta la sua alta statura e il suo pensiero sarà di alimento ai nuovi ricostruttori . 1 cl federalismo kropotkiniano "i è un ecccssi\•o ouimismo, vi sono semplicismi e contraddizioni, ma "i è una grande e feconda nrità: che la libertà è condizione di vita e di sviluppo per i popoli; che sohanto <1uando un popolo si governa da sè e per sè è al sicuro dalla tirannide e cerio del suo progredire. c. BERNERI ELEZIONI SARDE I padroni e gli a~1iiran1i ,,adroni ha11 fallo di gran ragionamenti, foodati su loro nrie alC'himie di numeri, allorno ai ri6ul'.ali delle elet.ioni regionali in S.1rdegna. Jn fondo, a noi par 11oco imJ>0rl:mtc:, a~ai poco, che acceuando di Ef'c:glic:re:un llll· 1lrone ci ;;i volga al 1lre1c:piunosto che al guarca P.C. La vitalili;i del popolo Hrdo non si mo~tra in «1u~ti ludi ~rlacc.i. bensì nelle Ione di Carbonia, iniiio d"una Etrada che ,arà lunga e dura ma che ., c:0~1rui!ce•· E la • J>alerna ,.ollec:itudin~ :it dei 11oli1ici J>rofNt-ionali t>tt il -popolo eardo •i, Yede chiarnmwle dal fatto che la ;;ola impre~ ~ciule tl'una «1ualche am1,ie~r.a tc:nlata do·110 la guerra nell'isola, .,ia <1u:111do <:om:mdavano i rohi, si.1 ora d1e rom:mdano i neri, cioè la lolla c0t1lro la malaria la .,,anno facendo ,:li Etr:mieri e non gli ilaliani. 606

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