Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949

E i lavoratori lo volc,•;.1110 e non desideravano di meglio "· Negare a clti.w"/"C la facoltà d'interporsi /rn i lavorcttori. ed i pmlroni. significa ovviamente negare le, condizione csscn::icrlc. Lu /u11::ionc. principafr del 'sù1dacnto. il q,udc 11011 è soltanto intermediario fra i lcworntori e pu• droni, ma sostituiscl' ,111cl1c n[fo, solidarictir di wtti i fouorntori ri!,pcuo al padrone. iri ll'oria fo volontà della maggiorm,::<t. ;,, prntico l'ttrhirrio tfoi di• ri~C11ti. Avverso «I prit1cipio l' ,,llu /un::ione del simlticuto. Vm,::etti è in qucst.o articolo addiritt.11ro alle prese con le,, corrente sirulacalistw csist.cnte (tllor11 11egli Stati Uniti, rnpprC!,'Clll«ltt. a Plymo11t.l, da /lttldu:::i. rPdntt.orl' del •• Pro• fe1nrio ». Co11tin11aua.ir1/atti. il suo articolo: « Ch iunrnlo 1 come tutti gli altri, venne Uuldazzi. ·t stato beu ricc,,uto e cordialmenle senlito 1•er due conforcuzc, •~ vc11111· subissato di urli e di ,fischi dai Merliniani e simpatizza11li di Cull:.1 (*). <1uando denunziò l'i11compatibiliti1 <lella pretaglia nelle lotte fra ca1>italc .. lavoro, e quando - questo lo tace - tentò d'im1•orrr la sua ditt.itura su lutti e su tutto col voler dure tallo scio1lero il carallere e la tuteh, d,-i S(H'ial• sindacalisti d·Amcrica e dctl'I.W.W. Ptll'olc sue testuali. Dunque il movente t·he lo spinge a ,,er·garc tante calunnie, a imbestialir,• 1·011tro tulli, a travis.irc_• folli e circoslanze, è la rahbiu di non aver poluln slcndere su quei la,•oratori lu tutda ... dcll'I.W.\V. E la rubbia lo ac·cieea. lo ubbriaca, lo spinge II rivel.ire il suo essere in Ire o qualtro 1·orl'ispondenz1· che possono appellarsi un documento di ignominia-.,_ Si discute, dunque, proprio dcll'orgcmi::a:io11f' .sindttcnlc. di cui il gior• 1wlc si,u /ucol.i.da 1,v•dr lo nerr.uitir ml'11trr V1111::.,•tti lll'ftO 1<,lr,wrl'.~sitii. fl[t• giungendo: « Gli &·iopcri scnzu organizzaziouc ,,, i• il primo arlicolo 1q,par.;o in proposito sul t\ l'rolrt.urio >1 del 22 folHll'aio. Ecco11c ,,,, hru110: ,e Non è lo sciopero ,Jell'org«1ti:::.azio11c; non è la mos.sn intelligente, m,,. dituto. pre1X1rota dal prolcturinto orgnrii:::alo e miliu,111.c: si lrat.trt di unu mussa clie 11011 possiede idee. coltura od educt1:iorie politiet1. abbr11ttit" d11ll11 fume, (folla di.$/JCrazior1c " degrudut.« 11cllu miserie, ,, 11cllt, sporci:in, 1wlfo q,wle et 1111 dato momento. IP tl'll(/l'll:P o il senso tlcll'rurwnità si è imposto ecl lw 1xirfoto più alto dì <Jucll.o dell<t bcst.ia tfo soma. così. l'11'<'SSll ;. i11sortu cd lw compiuto il bel f{CStO di rifiutarsi ull'obbi<':im1r q11otidimw dl'I fo• /)()ro e dell<t ~chifwitù ,,. Al cltr V(ll1:etti rispo11dc1,'11: i< E che cosa aulorizzav:.1 il Baldazzi a u11a de~·riziom· 1·osì offr11~iv.1 dei lavornlori. lui c'hc 11011 è stato mezza l,!iornala fra noi? 11 rifiulo di 1·0- sloro di aderire nll'J.,V.\V.? · Poichè è così profonda e vasla h1 dottrina di qucsli m;uu:ali •·or1d•>I· ticri che la <·o~cie11z;1. la bontà, l"educazione del prolelariuto dipcnclc dalla ,iua udCsionr o 111cno al sindacnto pili o meno ipotctit·o. E possono cSii(•n· l'Crli i lu\'oratori di Plymoulh: :-r u,•e!!f!Cro :1dcrito :dll' propos:lr huldaz· 560

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