Volontà - anno III - n.10 - 15 aprile 1949

Prendiamo ad esempio il personaggio antico di Antigone. La legge della ,·ittà vincitrice le proibisce di metlerc un pugno <li terra sul cadavere di suo fratello ucciso come nemico della cittì1. Essa viola la legge in nome, dice. delle leggi non scritte e d1e sono le 1·uslodi del cuore dell'uomo. Essa afTermn d1e <1ueste leggi sono anteriori alla legge positiv~1 e le soprnvivranno, e sono eterne. A quale legge eterna Antigone allude, dicendo che ha l"ordinc di seppellire suo fratello, uonostanle la legge scrilla? Alle leggi divine? Ma ~li dei della 1·i11:,.dei quali Creonle è il discendente, il com,acralo, il :::acrifì, calore, si "'Ollopronum·iali contro di lei .. I suoi dei. o piullosto le sue fon~1' troppo insepa1a!Jilmeutc inclivicluuli per poter essere ritirale dal suo cuon• ,. installate .sugli alturi, le hanno dellata la sola legge ch'cssa as(·oha: quella dell'umore dcll'ouorc e del lavoro. Antigone amava "'UO f.rntcllo e lu leggt· dcll'nmor(: è di amare nella buona e nella cattiva forluna, nella sconfitta e• nel delitto, nell'a"Senzu e nella morte. L'oriorc esige 1·hc il pericolo sia af– rrontato. gu.1rdato in faccia, e che l'uomo domini la 1H1urache gli ispira il pili forte per 1>rendcre, salvare f' difendere il com1mg11Oferito: in u11 i,iauo piì1 cle,·ato anche l'a,,,,cn1ario e assimibto 1.11 compagno di lottu: dev·esscrc· pre::o e SOl'cor~o<·ome tale, e se muore difeso contro i vigliacchi che l'oltrng– g:iano. Il h11;oro dice di fare d;1 se :;:;tessiciò d1c deve essere fotto. lsmenc. la dolce vergine, appro\ftt Antigone nel fondo del suo cuore, cd anzi \'Uol,· concli,•iderne il .supplizio, ma e~sa non ha potuto sormontare, per a"ire. « la riserva t·he com·ienc alle giovani >). Ali'« amore>) legge interiore esscnzial– mcnlc femminile, Antigone congiunge la 1r solidnric1i:1 l.>, questo codice di onore che non è mai slalo scritto, eh<' e nel <·uor1•del guerriero, e l'ic azione· dirclla » principio morule inerente al mondo del lavoro. i:: quello che di', a quc1::1:.1 figura di vergine dolce e forte le proporzioni sublimi che sfidano l'eterni!;,. Antigone i• il. pro~otipo della ri,•olta nobile. il 8imholo rl,·lla mor:.ile an:1r,·hica. Diremo che ogni opr_)o~iziouc alla lenera della legge positiva. è b,1eat;1 ... ull'cEislcnza 11ntcriore di questa legge ancora imperfetta? che il 1,rogn..-.so monile dell'umanità è :1vvf'nuto 1·011 l';idallamcnto dell'uomo :.dia lcg~r: <·IH• l'idea slcs:;:;adi giustizia, così 1·ome si trova momcnt:111f'amente i1warnat:1 in An1igonc, o nell"anarchil'..O di og-gì, dcriv:l dalla nozione gf'nerale dcli<' leggi; che la noc:tra prolcsla è inconsciamente dirclta verso b l'Ìve11dica• zionc di lrggi migliori o meglio ;1pplicalc 1 o pili iu armonia t.·on le lq::~i naturali che tulli devono nccestariamente subire? Che la ri,·olta 11011 i11- ta<.·e:1 l'id("u della legge in se stes~a, cioè di un impcmt.iuo cmegorico ('011· ~t·ntilo dalla "Societi1 Jormulato dalla coseil'nZa morale della socie1ì1. cd i111poslodulla 1mura della riprovazione !!ociale manifcslata ('011 dei 1•asti~h1 "Sf)ialori? Noi non conosciamo l'asl razione che si chiama cosçienza sodale. \To11 ,ediamo allorno a noi come esseri pensanti che gli <'SSeri indi,•iduali. Le relazioni di quc~ti esseri,sono oggello di nbitudini pllt o meno stabili. piì1 o meno ritualizzale. •·lu· !!0110 i costumi. I.a moralt•. ne-I ~i~nifì•·aln

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