Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

cJ,i: 1a cupola (il coito) ;,, t111t!MO cnw no11 ,ti proibii a • 1 pag. 15). Ed è pure affermalo rhe • co111rt1110 il matrimonio in nt!UWt modo poJJiamo ili• mMlrare l'obbligo a gt!nernre,. 1.pag. I Il. Confrontiamo <1u~te du1zioni t-011 altre del no1>lro OJlUfCOIO. Ripetul0:mcn1e abbiamo affermato che J)Cr <l conlrollo delle nascite )Il i111endev!'1no il meno J•er a!OSieurarsi una famiglia armo• nio&a. fontJ:ua ... ulr::11nore e voha nalural• mente a ro11crelar1;i nei figli, ma Mllo in quel numero che ii pos..ono manlenere ed educare. Perciò con,.igli:namo la lecnica del c=on• irollo, non 1>cr rinunciare ai ,figli. ,na per .averli con giudizio, quando e quanti ei può. Guai, diceva1110, a chi dice: "non f111e figli •· Anrhe 11e si dice alf uomo e alla donna 11iù 11overi del mondo. è i11::1111>re una .hettcn1111ia. C<imiglia la pi1'1 grnnde delle rinunce, la 1Più grande delle vihà. Pèrchè .aver ,figli è il 111ri1110 dirino, il diritto fon.' <lamentale di ogni uomo e donna. Chi rinunria J>er • 1r:mquilli1il • 3d 3\'ere figli. egli -(o essa} mu1ib la propria vila, prima ancora di mutilare l:t 11ropria uma– nitì... Il diri110 ai fiili non de,·e ~.ere un privilegio dei ricchi. Chi e J)O\ero &ib:111a, fino • con<1ul<1tarii la J)Oiiibili1à di ~iere padre o madre in modo umnno, cioè e<HI la cer1eua che alle 1►roprie crenlure non lascierH mancare nè il pane, nè i vestili, ni: il Ictio, nè la scuola. Cioè i figli che si mcnono al mondo deb• booo diventare degli uomini e non aumen• lare il 1111111ero. già 1ro111w.grande dei la· rati, dei di&graziati. Per quello che è lrallazione morale del problema noi l'acc~1a,·amo con ('riteri di igiene l!Ociale e con un :.h~imo concello della " famiglia • che non ritroviamo nel• l'oomsoolo di ('Ui d ol'cupiamo (ed è 1111111- rale perchè la parie morale ~ folla da un prete). Vet1iamo alla lraua':r.ione pralira, L'o1n1ecolo in <1uestione basa il .,uo me- 518 todo di « controllo delle na&cite » ,ulla teo• ria di Knau5 e 01ino 1 }, Seoondo questa 1eori1 la donna, nello 1'J1.nio dì un m«c, ha pochi giorni fertili: • basler(l mortificar,i e co111c11er,iper poco tempo e si potrll ,rodere tielle gioi~ del ma· 1,imo,1io Je.11::0 f'i11comodo della prole,. l 1>ag. l3J. Il 11erì.odo fertile .iecondo O11:ino cade Ira il 16° ed il 120 «iorno 11ri111u delle sur• rNSi\•e meslruazioni. JI 1.eriodo fecondo <1uindi è di 5 giorni, ai quali hisogna ng• giungere ahre 10 ore che ra1111rc~ntano la durala di vi1alìtà dell'ovulo. Quindi ÒMterà asiener&i JJer que&IOperio– do per non correre il ri&ehio di procreare. Ma la difficohi è di ~,abilire que::-101.eriodo e l"o1m~colo di tre modi iter arrinrci. Qui non ci fermiamo 1111 di e~i. '4>110ralcoli arillueriei che, ria~cu110, il •1unle intenda servir6i di •1ue"~10meno, de\·e fare da sè. t'o1►u.icolo HSicura d1e, :... 1:1bilito con e· ~allena il periodo fecondo. 6i 1►uò 1;enza 1nmra e sen:ta rischi senini ,Id 11eriodo slerile 11er non a\'erc figli. Anrhe noi atrenn:11,·amo a •1ue1to metodo nd capi1oleuo .- Il 1,eriodo sicuro» (pagi– na 20) e lo ,,co11sigli.1v111H) per le &eguenti ragioni: - Ogni donna h:11un periodo mHlruale diver,,o e nemmeno c<>oianle nei vari me~i. - 1.erciò ,•ariabililà del 1.eriodo intcr-mc• struale e c1uindi difficoltà nel fìi,aare il pe· riodo fertile. - Una donna 1>er J►olcr arrivare a ft~. <oarè i giorni fecondi e dedurne quindi <1uelli sterili, deve studiare ~tlentamentc i suii cicli ,mensili per almeno un :1111110, ed in c1uest'anno può rimanere incinta e dopo il ,pario si 1rO\':IInelle ~,~,,e tlifficollà di 11rima. 1 ) Chi ,·olcssc con<Kcere a fondo questa teoria. ohre che r opu~colo ehc recen5i3· mo. può c.on.suhare le seguenti 1mbbliu- 2.io11i. Sn:c11ER, Co11li11e11~1 pcri0tlica 11el motri- 111011io. Trad. 11rcfazione e noie: Monaci. I.i. breria F,ditriee Fiorenlino. · Gf:ORc.Age11esi e /eco11ditù 11e/ 111n1,imo. 11io. Marièlli 19"8.

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