Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

Riconoedamo. 1>e:rO.d1e con della J>a· -..icnaa e con r •iulo di .,peci ili u1l>e:lleche -e0no conlenule nell·opu.scolo 2 1 ti ,i puO •nicinare •Ila .icurczza. E d110 che uche •hri n1c1odi la!t'i■no un margine d'in,icu• rena e che quello da noi con.;igli■to ~me il 11iù. eicuro lii 11esorio vaginale) è diffi– cile ai 11iU11>rocur1r-Etlo. 11 chi non h■ ahro tli m~glio con,igliamo anthe queilo metodo the deve J>ttÒ H!ere ,1udia10 ancnt■mcntc. La conclue.ione è che ti■ecuno deve e.• -&ere libero di regolare queeto p■rli(él■re problema d■ cui di~ndono la quieie e l"ar• monia dc.Ile roppie e la .alule f11oiC'1 e 1110· raie dei figli. l\11 prima dì Nlncludere dcfinithameflle ..ull'oput.eolo • I .giorni rccondi ed i giorni 6lerili nella don1111 • ci domandi■mo: come mai b moralè' r111tolica11cC'ellaflllCilO me• todo dcli' ae.linenu 1e1111>0rancae riJ111dia gli altri ,meui, pur ,apendo che ,ia 1'11110 che ,gli altri ti 1iro1>011gono lo elc@l!-0 •f'OJIO? La ri~1M>t,tll è ,em1ilice .,e; a.i tic.1e f'OlllO dell'ipocrila 11wdo di ragianare dei callo• lici. Eui dicono: aJlc11crsi non è l)«cofo, ma fanno aslruione dcll'i11tenzione che è conlcnula in (1uell"a~tenere.i, E non dicono neppure te il pOe!Cdeni ,o/lanto nei 1iorni .ierili, p,crrhè ei o che non -i cGtre il ri- 2) Ce ne iOno pure in ,·end ila JlfC4.!0: Alfredo Bern:1rdi • Via Annia fauetina, I • ]fonia. echio di procre.are • .,ia o nu anmle!>!Odalla monle r:aUolie■• I calloliri C'Onque§aa re• tittnu morale •i n1e1tono I pcnlo wn la loro co..cicm:a cd al riparo di ogni eeoo1u• Ma noi, che non 6i11111w dei cattolici e perciO ripudiamo agni (onn■ di gHuiliemo. pre(eriamo porre il problemi in luna la &U■ C'hiareua. E ripcti■mo che non c'è nien· 1e di immorale nei mez.zi da noi coMigliati. Anzi quello a ui dnamo la preferenza (il ~rio vaginale) J>e:rmeue che l'atto U•· ..uale ;,.ia ;;pontanw e non ,ubardinalo • con• ,iduu.tOne di lcmpo. PcrciO diciaiuo: o ,i deve rondannare 11111a la propaganda rana allo iCOpo di li• mitare le nastile (ed in tiueilO CHO la coerenza vorrebbe che fo""e proibito pure parlare di • ecces..o di 11opolazione • di ., ncce,uit.à di eor11c11ercle nHcite • 11.erch~ lravato il male. bisogna i11dicarnc il rime• diaf appure bisogna l11sci1m• 11 Ol!lluno la libertà di trallare 11ut.'@IO 11rohlema, c-ome meglio t'redr. Se la L\1agi$tratura di .'/■poli. the do,·ril pronunciarei sul ru)filro opuAColo, emellcri una condanna. a,·rcma uni proni di piìt che in Italia le leggi .-engono 11pplicate ton criteri di • parie •· Non per qu~lo noi non f'ontinucrcmo a batterci per la lib.i!rtil. anche in qu~IG campo rpaMif'Olarc. C. B. DISOCCUPAZIONE Jn Inghilterra. la pa11olnione atti,a è CO•Ì teta1i.,.1icamenle definii■: 21.926.000 1icr• ~ne al la,oro, 282.000 ~ono ~11:r.a la,·o,o e ,h·ono con f:b»icurazione conlro la di»Of'• cupuionc. In Italia i di-occu11ati liiOII milioni. E la • ie:.,.icurnione contro la disoccupazione• lrag1camenle inferiore a <ruanlo ocN1rre Jler i bisogni piì1 de111e11l1tri (1111 disOCCll,l)IIIO riceve, e 11crun 11eriodo limit:110, JIOf'GJliù di 200 lire al Jt:iOrno!) che allre centinai:a di migliaia f0110 (t finii disocf';1111:Hi ,i ,'abharhir:1110 dis1>ern1i al ,, 11osto,1 anrhe @e non di lnvoro. IA differenza ~i eJiic,-a. In 111,:hiherr.1 i riechi paJt:allO le la-•c. In Italia no'. .. . )19

RkJQdWJsaXNoZXIy