Volontà - anno III - n.9 - 15 marzo 1949

f:~';~,:O d1\(i~rt.criza del fotone riflesso che deve giugere al. nos/,,-o occhio. E Circa l'indetermirwziorie di probabilità statistica, fo questione è molto piiì banule: 11011 essendo praticamente possibile seguire fo si115ola purlicelfo, se ne tratta la situaziorie media di tutta una mohitudi.ne . Ad ogni modo non afferro il percl1è qneste specie di i.ndetermin(l.zione possono essere confuse con una « libertà>> delle particeli.e, e P..osscmo perciù essere prese e, conferma e conforto delle idee arwrchiche. •Peggio crncoru, ,-;.. chiumttrsi al « pri.nci.pio di non ir1divid11azio11e )), che il fisico h,, cscogitut.o pt.tr· spiegare cer.te forze di scambio, per es.; fra 15li eleuroni. di. un atom.o. o fra gli elementi, prol.oni. e neutroni, entro il rwcl.eo degli at.omi. Gli anarchici, 'viceversa si tengono ben fermi alla coscienze,., assol11ta- 111Crue certa ed immediata, della loro individ11ulit.à, che è ù1di'Vid1wlità an– che cd appurito, pcrchè. si percepisce nel suo carattere: di. libera. voloritcì del soggetto. Il problemc,. fondament.ale è invece quello del chìarimerit.o i!J'lllfo 11at11rn e sui limiiti. di tale libert.à; ma questo problema non è più di naturu fisict1. nel senso che la scienz<L fisica. tratta il suo oggetto, bensì pret.tcunemc fì– J.osofico. la scien;:;a[,,sica ha. sempre uri car,,ttere tecnico, prngmatistico, che è quello di. a/Jinure i. su.oi strnmenti di controllo sui fenomeni. mcramer11c fisici; .)'l.r11meritimateriali, ossia apparecchi S'pcri,nentuli. e strurneri/.i mw tematici, di re'la.zioni numeriche fra le grandezze fisiche che è parso comodo di assumere o di convenire. Ed i fisici serii ce lo dico110 chiaro. Pfonk, il « padre clelfo fisica mo– rlenw )), in 11110 dei suoi ultimi urticol.i prima delht di lui morte (1947), af, ferma che: << ••• llt f'isicn esige l'acceuazione di 11n mot1do reale indiprndente da noi, del <111nl.e 11011 prendiamo mai, direttwnente conoscenzu, mc,.che .pcr– crpiumo sc,npre e solo ,,ttrnvcrso gli occhiali dei nost,-i. sensi e delle mi.sura– zioni che essi serisi ci trasmett.ono. Ed è .'ìCtlZ<t dubbio un por-lai.o deLl'inclu– ginc fisico il. co11Sllll.<trC che queste pi.et.re clement.ari (le costanti 1/flivcrSldi c/dfo fisica) e fondamentllf.i della costr11zio11e dell'Universo non giacciono s-corrnc!tSe l.'<.I in ,gruppi. isolati, ma sono invece tutte roordinate secondo "" piano unico, per ,nodo che i.11 t11Ltii fenomeni. della natura ,-egna una 11niver– salc e fino ad 11n certo punto riconoscibil.c l ll'gislazione )). (da, «Sapere)) 309.310 30-11-47)_ Oggetto della Filosofi'a è la ricerca e definizione di ciò che è il Vero. E c,uesto avviene in seno alla. coscienza ciel soggetto stesso (coscien;:;a-at.t.i– vità conoscitiva). come sr,a. del soggeuo, ,wtorivefozione. Tule autorivefa. :.ione in.sorge natural.mente e soli.unto 11cll'espcric11za e conti1111npoi nella riflrssione. La coscien;:;a è discorsi.va , pcrchè co11cettualiz;:;a. ossia urii./Ì<:t.• ill 1111 sistema. unitario le va.rie /X!rcezioni che man nwno realizzandosi anche lo sostanziano. Comprendere il senso clcll'es.)·erc. il valore della realtà 11ni- 1·crsule, cd in seno ad esso il valore particolare ciel proprio io. rende i'fo. fiividuo veramentt> consapevole del portato dcli.e sue azioni, C' p('rciò è ,m– rhc pi~ì o mcuo libero così come è pili o meno consapevole, 492·

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