Volontà - anno III - n.8 - 15 febbraio 1949

st:CUazione dellu politica di potenza hu utciso dapprima il senso morule 1· poi il senso della rrnltà, ci stanno premendo perchè noi marciamo in avanti. rapidamente, senza mutare direzione. Koeiitler sostiene che lu storia non i• predeterminata in Lutti i suoi momenti, che vi sono dei punti <li svolta in f'Ui l'umanità è libera di scegliere la strnda migliore o quella peggiore. Uno di tali punti di s,•olta, che non era uncora apparso <1uando e~li scrivevu il ~uo libro, è la Bomba Atomicu. O noi rinunciamo ad essa, od c&!òa ci distrug– gerà, Ma rinunciarvi è nello stesso tempo uno sforzo politico ed uno sforzo morale. Koestler ci chiama nd « una nuo,'a fraternitit in un nuovo clim,1 spirituale, .i cui lcmlers &i<mo legati da un voto <li. poi--ertà ,, dividere lu vita delle ma&se, cd oi. quali. fe lrggi. dcllu /rat.ernitù vi.etir10 di occedcre ,, qua bimi potere 110,1, limitato e controllato ». Egli aggiunge: ~< se questo :,emhru utopia, allora il socinlismo è utopia ». Può uon essere nemmeno w1a utopia, il suo stesso nome può in un paio <li gencrnzioni :wcr cessato di essere perfino uu ricordo - n meno che noi riuscinmo a sfuggire ,alla folli:, <lel te realismo'"». -Ma questo non accadrì, senza una mutazione dell'animo in• di, 1 iduale. Ed è fino a questo· punto. nrn non oltre, 1·hc lo Yogi frn ragione di fronle ul Conunisqario. GEORGE 0RWEl.L .1:i COMMO\ WEALTH HEVJEW. nov, 1915. MOTI SPONTANEI Il Go,•erno ili Uul!aria. d01,10du: 'filo ha d1Jei~111cnlc mo&tralo di 1>encolare ,·er~u 1· -\merica ~ l'lnghiherra (ma :,;ari&1•oi ,·ero?), e"è aecorlo che l'Jugo&lavi:t è t1 nemico,., ,•hc Ja Ma«donia ,{una delle Repubblid1e fedente della JugMlavia) donebbt' e6ser.– mw S1ato ~-&è. ecc. Prima, cruando anche Tito ubbidi,a a Mo:.t"a, l"Jugosla, iu era « amico •• ..ta,·rt btne In àbcedonia inclu5a nel ,.uo corpo tolatale, ccc, Jn ahro !ClltòO, lo ~•~o voltaJocda bru500 è reperibile in Cecoslo,·acchia. Prim11. ,1u:a.ndo .\losca 11011 comand3\·11 a Pra,::a; i comunis1i €lo,•ac-l'hi «~rtamellle e.S 1 lrimev.ino la loro oatilhia ,per l'Ungheria. Ora, amicizia .;u 1u11i i piani è la parol11 d"ordine. Si ri,>ete ora la &te&H&toria per cui i comunilili francesi do,·eucro a ~uo 1c1111)0in 21 oro di tem110 (1 accorgersi t-JI0ntaneamcnte » cl1e la Germania na:ti$lll non era poi ,1ud ~n ncmi<'o che ,i diceva (dal mome.nlo che l\lOfica s·era alleata con Hitler). L'a1nici1i., ll'a. i J)OJ)Oli ,,iene da Mosca t1limolata e èOelenut.a eolo c1uando e finchè une agli Ko11i tleUa iìua ,poli1ica. Idem l"inimicitia. repressa. o cohivnla iìtcondo i bi@OJ.ni di clella i,olitica. E lutto riV, ,;intcmle. in nome della dt1110<"r11zia de.Ila lil,eriii della l-J)OlllaneitMdel• r :u:ione 1>0pol11re .. , e della pact 111011dia1e. 397

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