Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

Sll[!.gio,gli Stllti Uri i ti d' Àmericll. In Oriente, lll contrario, la miscrin. cro- 11icc1, le, sovrapopolazionc pcrpct.1w, si .~0110 opposi.i llilo ;vìluppu 0111.oct,0110 d'unit produzione cctpittllistica. La nwncw1:w genern/e di prodotti toglieL·11 fo CJ11estionedel venderli secorido il loro costo di prod11zio11e. In più, l'im• potenut del colti1;otore et produrre q,wlcosa oltre /(I metg_rus11ssìstenzu dello propria famiglie,, sul suo minuscolo pezzetto di terre,, ha impe,lita la for– mazione di fovorntori ind11s1riali su b1,si indi!f,ene:_cl,i inf,,t!i li avrebbe 1111tri1i? Lll pcrwria, che si è oppostll (li.lo svi)uppo del capiwli.smo, ha con– dotto per contro all'eccesso di sviluppo dcJl.a burocraziu di Stttto. Ne dà 1tr1 saggio purticolurmente 1wuo lu Cinll. Una rondizione sociale in cui moltitudini di affamali si. divi<lono un suolo troppo pie-Col.olnscia dipe11- dere l'esistenza stessa degli uomini dal cetpriccio dcllt, rwturn. Um,. siccità, tm'inorid"zione, e milioni muoiono. lo Stttto, ovvimncnt.e 1 no11 sopprim,e le carestie: mc, ne attenua.le durezze. E vi riesce lt prezzo di un dispotismo hrutale; razziwulo schirwi. per eseguire grcmdi fovo,.i. trq lo gente st.essrt clte llt>deve beneficiare in parte, i co11Uu(i11i;con UJl disprezzo totale dcli.a -vitu i11c/i.vidua/.e.Il cont<uii110deve subire e subisce la dittatura brutale dt>tlo St.c,to se vuole sopravvivere, e ciò pcrchè nor, riesce a superare lo slréuo orizzonte della vitCtJmnigliC1re, per concepire fu possibilit.(Ì cli org<mizu,rsi con il suo prossimo. l.o Stuto è Dio. lo Stc,to è tutto. C11omo e la clonn<l vivi. 5li i11divi– d11i. 11011 co11tc1110 nulla. Tra quegli Imperi orientali - così st<1bili che pct.reva ,wlla potesse compromette'rli nel loro stesso priricipio, e l'un.o· iprojonda ed un altro lo sost-iwi.çce, i cor1q11istett.oribarbari s'ùisecli<mo sempliceme11tC in luogo delle vcccl1fo di,wstie - e l'Impero occi<lcnrcde di Roma v'è una differenza essenziale. l.,a solicliuì degli Imperi d'Oriente si, fo11da sull<t pen11ri<1,sul.– l'eccesso di popoluzione. sulla 11eèessit<Ìdi graridi laL'Ori: tre fattori in– t.imamente collegC1ti. L" clominc,zione rommiu i1wece è un'impresa di sac– cl,eggio che si. realiz;;;a in un.'almos/ern di. vitet dei. suòi sudditi relctiir:a– mente troppo <tgevol.eperchè fo burocraziu possa piUnlr,rvi i suoi art.i– sii. Nè grnncli laufJri. nè sonapo1>0fozione, nè J>enu~ia. Qucmclo Roma ,n·rà s11fficie11temente rnbaro, scoppierà. d'i11cligest-io11e e seguirà nel cli,– gi11no, mentre il suo Impero si. f"rà" pezzi secondo u·capriccio delle sue fogiorii e dei suoi generali, mentre i barbc,rj. pMsera11110le /rbntiere, at,wi– zernnrio verso la cuccagna. Dc,llc, distribuzione delle grandi. vi.e imperiali, che era110solt,mto fotte per incllnal<,re uerso Rom~ ~ prodott.i, del sriccltes~ gio. nasce 11r1umolti.t11cli11edi economie chinsc. 1aggru.ppate attorno ai. si– grwri feml<tli che proteggono i contadini. In tal modo, lo S/JCzzetrccment.<> della sovranità rende possibile la nascilll e l'<t.ffrunq1m.ent9 dì. c:;itiàindipen– dt>nti. mentre l'<1bbonclanza relativ« remlerà pQssi.lJilc~<hSua uolta il for– marsi di una classe di lavoratori manifatturieri, .prima""!'artigiani, e />DV i11- d11strictli. c,ssicurandone l'c,limentazione - e assicllranc1o' lo sviluppo degli. 357

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