Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

nella storia soltanlo dove ed in <1uanto si sono formate delle islituzioni li– bere ... > '). Non sono certo di poter capire od accettare il ragionamento con cui Hegel arriva. alla sua comparativamc111e semplice conclusione, ma tale conclusione è un fatto storico. È un fotto che è staio dimostrato ncgativ:t• mente nel p.icsc Stesso di Hegcl nel nostro tcmJ)O, Ed C tanto pili ironico, per ciò, osservare nella sua slcssu « Stori.t della filosofia ll che Hcgel as– segna l'intero futuro dell;1 ifiloso'fit1, cd in fallo tutto il 1u·ogl'csso fuluro del pensiero umano, al mondo Teutonico. Ogni uomo che pensi deve sapere nel fondo del ~uo cuore, anche <SC trova co1wcnicntc non confessarlo, clic il porlarc a formulazione u11a eon· cezionc totalitaria della societi't è un alto di disperazione. L'insieme di ,·iò che noi chiamia1no t:iviltì1 o cuhur:i è .stato costruilo 1·011 un processo dialellico, un processo implie:1.nte il libero scambio e la libera disc_•ussionc delle scoperte e delle idee. 1.,., sola forma ahernatha di socict:, che può Fcmbrnrc mctttt in dubbio 1ale liberlll di discussione è la co1wczio1w ni- 8lian:i. 11 Valit.:ano, con i suo J)l'Onunciamcnti - e sp<'1·ialmcu1c ,·on l"Eu- 1·ieli1·a (( Qululrngcsimo Anno u .- ha chiarntncnte rivcluto eonH' la dnltriaa ,·ristiana sia Oflposla alla coneezione totalilaria dello Stato. La clrastit·a 1·ondanna papak deWidca d1c lo Staio sia «: q1H1(cow, di 11/t.imo. a f'lli t111to il resto debba essere s11bordi1wto ». è probabilmcnt,• appo~giala dni Cristiani di tulle le deuominazioni. 'Il disac<·orclo. sia nell'interno della <·omunil4 crisliana sia fuori di essa, noi lo lro, iamo solt:11110qunndo ~•r– riviamo alle idee posi ti, e cir<·a b SO('ielà presentala dai ni~t iani 1·O111c un'altcrnatint alle condizioni presenti, La <·on<·czione c:ristia1rn della socic1ì1, considcr:,ta a ,,arte delle su" impli<·uzioni dottrinali, include molto t"he allrac l'incli,idualisla. H ,·ri– s.tiuno i·, o dovrebbe essere, un 1·illadi110 pacifico e giu81o, e le 1·omu11iti1 mouaslichc d1c egli ha di 1empo in tempo stabilile all'infuori dell'os– satura della SOl'ictà sono st:ilc SJJl"SSo il rifugio c.s.lremo dei 1)iÌ1 hci ,:dori dl'lla eiviltù. L"icleu di una sot:ie1:t crisliana: quale vediamo sos1c11ula da un i,pologisla come Eliot nel suo libro che porta quel tilolo. non pre. ~t:'nla S\'ttnla~gi C\ idenli per l'indh icluo: essa rispclla la sua pcrsonali1:l. perfino loller:i b sua neutralitì1. E l'clic-a sociale del c_·ristiancsimo - arna il suo prossimo C'omc le stessi?. fo aili altri ciò che Yorrcsli fosse fotto a le. dll a Ce@are le cose cli Cesare. CN;. - m'appa1·c (•ome perfettamente rispondente. alla specie di s0t·ie1:, ('hc io desidero. Ma l"icle:a di una sorictà <'rÌSliana è sra1t, prot:l1tll già riellc, storia drl mondo: e dal mio punto <li ,·isl:1 non 1'.. si.alo un grande suc•(•csso. Ha soffcrlo di due difetti ,-hc ri- 1) tho:cn, Swrù, de/111 filosufi11, l111ro,l11zione, B, 3, .i. 346

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