Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

la musica del cuore, ma tinche perchè sohanto l'amante può uccidere i I prete, e B('atriee sostituire la Madonna. A far crollare le cattedrali non sari1, il razionalismo bensì la musica. li regime socialista non può essere che un regime senza noia. La noia nast·e dalla miseria dello spirito: la ricchezza spirituale non cerca di ucci• dere il tempo, ma di impiegarlo. l'ìe consegue che in regime socialisla ci si diverte per riposo, non per sfuggire alla noia. Si rallen1a la corda del– l'arco, non si scolpisce l'arco fino a renderlo troppo sottile. In regime -socialista non si gioca a carte, non si tamburella sui vetri. 11011 si fanno .schioccare le dita, non si sbadiglia che per sonno od appetito. L'uomo dcll'a,,,,cnirc sarà un miliardario cli idee, un re dello spirito, che ama una sola donna e può amarle tulle, che ama le ari i e può farne a meno, che non lia la domenica ma un <1uotidiano riposo attivo. Egli chicderi1 di lavorare il meno possibile, ma sarà spartano del cibo nel bere nel vestirsi. Amerà il comfort necessario: 1a ,•asca da bagno cd una buona raccoha di libri sono una necessità, ma non lo sono l'oleografia con Otello "he rotea gli occhi cd il Cupido di gesso dal ventre idropico. L'uomo di domani sarà se,nplice. I suoi piaceri saranno intimi (la lettura dei lfilosofi cd i giochi erotici) o coltettil'i (il concerto con centomila uditori): piaceri che costano poco e sono inesauribili. La libertà dell'(trte pur" sarà assicurata. li poeta potri1 volare dopo aver pagato il suo contributo di prosa. li pittore potrà creare monti laghi fonti fanciulle dcc cd angeli, tulio quello eh" vord1. Ma quando si crea si i: Dio, e Dio non si paga. Il regime socialista è un sistema epicureo, non utilitarista-borghese. La fonte disseta mille e mille viandanti rimanendo garrula e crisL.al– lina: così la poesia che è una ricchezza cli iu.ui . L'amore la musica la 6io– sofia: basterebbero questi beni per rendere ric~o l'uomo, Quando gli fosse assi~urato il pane quotidiano. L.., saggezza è là, semplice ed (vidente. IÈ in quel fanciullo che sulle riv,· del mare, con le sue .mani incerte, costruisce cillit di sabbia, e scopre tc·sor.i lucenti, e nel cavo tortuoso della conchiglia ascolta il mare. A casa, <linwnticati polverosi, giacciono i complicati giocattoli che nella vetrina !ul·,·ntc gli facevano spalancare gli occhi. . · Egli ha trovato la vera ric<!hczza. Nella povertà dei mezzi egli è re. Poi,·h(~ è poeta. \'errà anche per gli uomini un'era d'ingenuità in cui ognuno sia ca– pace di crearsi, sulla sabbia del vivere <1uotidiano, un giardino dionisiaco? C. BERNERI 389

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