Volontà - anno III - n.6-7 - 15 gennaio 1949

A N T o L o ·G I A LA RICCHEZZACHE È IN NOI J ~a ht miseria e la plutocrazia, !"uomo ignol'a In ric(•hczza che è in lui. Ed è bene che a questa pensiamo noi, sulla soglia di un·cra di cata– strofi che è forse l'aurora di uua universale l'in.1scita. Si 1>arla molto di ricchczzt, e di J>O,;errà. TI capitalismo e la miseria sono dei falli, la ricchezza e b P°':crtà sono stati soggctlivi. Alessandro, di fronte a Diogene ricco delle laute 1;osc non desiderate, - ,lice: « Se non fossi Alessandro vorrei cssci:e Diogene >1. E tra Alessandro e Diogene, cioè Ira lo spirito capitalista e la filosofia della povertà, il dia– logo continua. È più che mai l'ora di risol,•cre il. problema dei fini utilitari dello 8forzo ct:onomico dcll'umani1:l. La chiave del prohlcm.i è in noi, nello &pirito non nelle cose. Abballulo il capitalismo, organizzala comunis1ic,11ncntc la produzione, ossia superata la miseria, -si affaccia il problema della po\·crt:"1. Proudhon è eia rileggere e da ripens11re. L'uomo deve scoprire la ricchezza che è in lui. « L'esistcnz,\ della bellezza)) - ha dello Smilcs - (< riempie il mondo di dovizie». È questa una veriti'1 vi~suta per chi è ricco di poesia. 'fale ricchezza è oggi un pri– vilP~io. Uisogn;i che css:1 clive1ui un bene di mohi, se non di tulli . I gioielli spariranno <1uando tutti potranno godere i dianrnnti, faui d'.1t·qun e di sole, che pendono dai fili d'erba. L'ingenuiti', del fiore éam– p•'!<lre, la vi1alitl1 ciel fiore unito alla terra. la maternilà <lclla spiga ricolma, il linguaggio del ramo fiorito: <1ues10 uccide a... commercio del fiore- convenzionalmente bello, reciso e moribondo. Le belle vesti nelle ve• trine luccicanti spariranno poichè l'eleganza la chiederemo alla donna e non alla sarta. La più çlcganle camicelta ricamat:1 non ,,aie un seno sodo cli armonioso. Un passo danzante che solleva il cuore del passante tris1e è una grazia che vale tutte le snelle scarpine del mondo. La donna oggi 387

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