Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

Con11nc11ta r.. \.: il lo rid11:;io11r di più dcff80.% 111.!llcore di l«uoro 11c– n•s.~11ri" a J)ruc/11rrr 1111 gruppo cli suldatur,, rwn Scig11ifi,:a clic gli, opcrui ,1w1w oggi hworn11do cill(JII<' r:olte pill 1,-c/oci d1<' 11cl 192/. A11:;i. essi dcb– ho110 oru /or.e 11110 s/or:;o fisico mi11orc .. Il ris11ltc110 è dovuto II migliori metodi di mu1,i/attura, prodolli cori l'eccitc,rr il pensiero ,, f"i11111wgi1w:;io111· di tutti verso il meglio siu lll'lic 11wcchi11l' di proc/11::ionc. :-ili 11clfr tccwc/n• del lavoro. sia riel cfosidcrio di riusdrc di lutti 11. l:clcmcnto nuovo 11011~la nella di.:1)0.:iziom· dc•llc m:11:dii11c. ma 1H'I• l"attcgl,.\iamcnto degli uomini. . (1 Non v·è. rwlfo m·I /1111:;io,wmc,110 dl'lfo l,iricoft1 Elcc1ric Compt111y cli" diff.crism ,iolle altre Dillr am1logl1e, .~(1/i;o fo dire:io11c i11centin1. Ed è per c111csU1 che ognuno 1•ritro ltt fabbrica ,lrsidPril di ollc11crc i migliori risultati possibili. Tutti /rn,1110 f/11('$l0 cfrsid<'rio <tbbusta11:.u forlt' pcrc/1è. <'SSO .~vi· l11ppi jr, ci<1.«·11no d'essi. fr :-11<'cup<tcità l<tt<'l1ti ... e co.(Ì ne risulto d1c il Ju. ,·,>rodi rinscw10 j, fatto m('glio acl '"' pili bc,sso t·o,çto "· In ... o~tnnza. dunt1uc. v"è un miracolo: cd il miracolo C compiuto da tutti. ~on per una maggiore « autoritì1 » dclln direzione, ma per una ma~· giore u libcrtì1 :» di tulli, i·hc tulli po,-sono pcn.!iarc ciò che Fanno, ,·cdcrl· le difficollù del loro scllorc, pcn~arc i rimedi pili cffic1.1ci.e proporli <" \('· dnli di--t·us,i (• quando lo nwrilino accettali cd applic:1ti. La prima spintu \'Cr:-o quc,ta maggiore inizintivu dei l:1vorntori rim:uw. ,. 11011 1>otev:1e...:er" diver:-o ucl quadro della ,.ocietì1 presente. un moti,•o « i>orghc"c » tipico: il profitto. Ma ciò nono'-tante, I'« Incenth·e System 1, di Lincolu nou rn confu~o ton i soliti ~i,;tcmi-prigionc in U"O anche in molti· induçlric nostrauc. Son questi i \;tri m(•t0tli "'~ientifìt·i ,1, ba,ati e~clushamcntc -:u dm· p1·occ~si :1 ..1r:111inei quali non ha :ilcun pe:::o l"uomo l.woratorc: l:t s-.:om• po'-i1.io11" d" ogni l:1\'oro i11 un insieme di operazioni :i, .. cgnabili atl un sin~ol" operaio, e la detcrminnzionc del tempo ncce"~ario per ogni opernzionc el,•. menlarc. La diver~il:'.1 tr:i gli uomini, la ,1u:ile sussi,le integra anche quando l'..-.i lavorano uelln stc~a officina alla -:.1e,"a ni:u·d1ina allo ~tc..s:o lavoro, nnn , i può essere eon"idel'ala: il "oggetto è uu « operaio medio» al quale i cal– ,·oli degli arrnlizzutori po""irno ugualmente ap1>lic,U'Si. Anche <1uando si n·– ..10110 di <:.eicnzn e di umanità e p:trlano della fotira delroperaio. dell'eco· nomia di movimenti, ct·t'., non pensano mai ahro che il loro ipoteti,·o « uomo-mect·anico ». E all'uomo me-.:canico ov,·inmente è c<:tr;111e11 ogni id(•:1 di libertà, nè gli è possibHc alcuna iniziativa. Entro tali ,;_ehemi l'opcrnio i· pralicamentc uno s:chiavo. persino i mol'imcnti delle '5Ue braccia son pn·· determinati in antici1)0 da altri, cd è quindi giusto che reagisca odiando il 1:n·oro, fono così estraneo e nemico. Ll pratica, parrebbe ,·i sia poco di nuovo nclb (l org:wizzazione 1.1 J.iu . t·oln. La produzione è orgunizz:1la sulla ha.se del I\ sal.1do per pezzo 1.1 - clu- iu sè stesso è la formu elementare del cbttimo. Ma ,•'è di dh•cr-so che i/ 11re;:,;:,o fissato t·ienl' scmprt• paguro. Am·lic se \"operaio guadagna dit•<"ivoh,·

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