Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

PROBLEMI DEL LAVORO IL CORAGGIO DELLA LIBERTA' L ·,1n:1rc-hismo ~CAHala d:1 ~cmprc, ad opera elci suoi pcnsaLori. l'assurdo peso con cui il lavoro grava addosso agli uomini: e come snrcbbc p~· ,ibilc - affronl.indo i bisogni elementari di tutti e-on la cflì(•icnlc produ– zione di lull1 - ridurre l'occupazione necessaria a due o tre ore al giorno. Con che nel resto del tempo ciascuno potrebbe dcdicar~i ad altri lavori, oltre lo stretto campo del cibo delle ,·csti della casa. Ed è facile irumagi• narf' dw enorme balzo in :wanti farebbe per questa via la noslr;t umanità . .Ma tullo ciò pure rimanga nella sfora innccc,;,5-jbile delle << teorie »: possibile sulla carta, impossibile nella ,•ita pratica. E su tale piano lo si– tuano, cli follo, gli scic1w.ia1i che ne tr:1t1ano come d'un problema !:'lali:=,li•·o, non come d'un problema po\ilieo. Ponendoci in\'eec noi sul piano politico: affermiamo cl1c sarebbe 1>os– -ibilc, J'.!"iì, oggi. li lavoro umano rimane inefficiente pcrcl1è \ i 1u;inca l'al• mosfern ddla lìberlil. 11 lavoro, d1e donebbe t.'Sscrc gioia - la .gioia della <'reazione -· dfrcnla pena pcn:hè i l:l\'oratori tlcbbono parteciparvi ra!'-:=,C• guandosi ad un compilo designalo da altri, accctt.1ndo dei modi e dei tempi di csttuzionc .1nch 1 cs!'-i prcfis!'-.tli da nitri. Noi ,•celiamo d1iarn la ,·ia da costruire. Bi.!'ogna t·hc anche al lavoro col– lettivo cia"-cuno possa parlccipnrc deliberatamente e libcramc11tc. L'orga– nizzazione dell'onìcina deve cs,:crc non «gerarchica» ma funzionale: clic ciascuno ,·i abbia il compilo per cui lo qualificano le sue attitudini e la sua esperienza. ma nessuno po'-s:1 soffocare con i suoi ordini l'iniziativa con• tinua di l·ia'-t·uuo entro il quadro comune. e tutti abbiano modo di pcn.sarc e di. mutare i modi del proprio lavoro per renderlo pili efficiente. Jn ;1ltri lnmini. noi diciamo ai difensori della socicti1 capitalista: ~~ 1·Pro clu• il m<'todo ddla ini:iutiva privato è :-:tota ww molla poderosa di progresso. uw ormai la sua spinta sì. va esa11rc11do. È 1cmpo di llCCClt.ar11e la fr:ione ma w1tfor oltre. srirrogando alla i,1i:inti1;a dei poc/1i. capitnlisti ICI libt>ra ini:::illli1;t1 di. lulti i, lm,-oratori . . Oc-corrono per questo molte cose d1c si rias~umono in una sola: il co• niggio della lihcrti1. Quando dall'ordine statico della socic1;·1 feudale si ,, 0 •

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