Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

dclJc passioni popolari nel ,•cechio stampo e risorgere le ,•ccchic rh•aliti,. e <1uelli che, invece, vedranno come compito centrale la creazione di un soli• ffo Stato internazionale e indirizzeranno verso questo scopo le fon.e popo· lari e, anche conquistato il potere nazionale. l'udopercranno in primissima linea come strumento per realizzare l'unità internazionale ». In questa manHcst11zionc iniziale è forse anche ncccs<:ario di confu1arc brevemente alcune obbiezioni preliminari. Una di esse, la pili ovvia, è che bisognerebbe rfo,•iarc le grandi riforme politiche a tempi migliori. Gli uo• mini, ci si dice, hanno ora bisogni pili urgenti: il nutri memo, la casa, il ve· -.1iario. E questo è wi argomento illusorio, pcrchè i grandi mutamenti della -.toria sono slati sempre compiuli in mezzo ai disastri, sono Slati sempre opera di uomini affamati, di uomini senza casa, di uomini senza scarpe; nesswi gronde avvenimento storico è Sl:tlo opera di un popolo felice, d"un 1,opolo soddisfouo, contcnlo di sè stesso. Un'altra obiezione viene talvolta da persone intimamente persuase della nt."<:essi1ù di un superamento delle anacronistiche sovranità nazionali, ma h· quali temono i mula.menti di qualsiasi specie, per paura di un peggio non 1roppo ben definito. Tra questi timidi sono anche da annoverare gli. intel– lettuali e le persone di cuhura, che temono per la sorte dei cosidcui valori '-pirituali. Ad essi bisogna anzituto ricordare le parole di Proudlion: 1< JI -.olo mczo di evjt.1re una rivoluzione è di farla ». Il solo mezzo di evitare le false soluzioni estreme, è di soddisfare gli estremi bisogni con soluzioni ,ciuste, con soluzioni migliori. Dipende dall'unità e dall'indipendenza del continente europeo S<" la rivoluzione della nostra epoca - oltre alle forme già note e temute della tecnocrazia e del col letth•ismo burocratico - ne conoscerà anche una in cui le necessità del benessere collettivo siano armonizzale con i valori culturali del passato, con i valori tutt'altro che superati, o superabili, della Grecia. del Cristianesimo e della rh·olnzione liberale. · Nella misura in cui ai popoli di Europa riuscirà di superare gli egoismi uazionali per wia ricostruzione più economica, più ra:tionalc del continente. nella misura in cui ad essi riuscirà <ii salvaguarda.re la democrazia e la I i– bertù politica, pur nella adozione di forme assai spinte di economia pub– blica, essi creeranno w1 modello esemplare per tutti gli altri popoli della terra, essi affermeranno un primato, che non sarà di tipo militare o mate– riale, ma un primato di eh,iltà, secondo la tradizione europea, che e quellu ili adattare incessantemente alla misura dell'uomo e della ~ua Jigniti't 1,, 1·oodi:doni esteriori dell'esistenza. Servendo la cau_i:,adell'unità europea, noi saÌ,piatno, perciò, di rend,•rc un sen•izio anche ai popoli degli altri contincuti: fare un.1 politil'a su l';(',tlu c-uropca, significa per noi fare una politica mondiale·. Noi ci tro,•iamo ora in una situazione tragica che mi dcorda tah oita •1udla Jci 111inalori di un bellissimo film tedesco dell'altro dopo;ucrr11. •Kaikamerad5el1af1 ... Vi ~ono in Renani:: \'a~le ~one carhonifc-rc rhc ~i e.~tcn•

RkJQdWJsaXNoZXIy