Volontà - anno II - n.6 - 1 dicembre1947

mcnlc cont111·cncll'imcnturio delle forze motrici per lu co'ìt1·u.zionc e l'uni– fi,·azione del nostro Continente. La nostra fiducia C giu<:tificata pcrehC la ,c·ra forza, la forza inc~auribile del ~ocialismo. non è nella psicologia, ,o– ,cntc assai mc-diocre dei ~uoi dirigenti, ma nella condizione prolctarm in seno alla otoci~tàmoderna. E se il socfoli~mo, malgrado tutti i suoi disa~tri. malgrado In sua decenn11lc sparizione 1orzatn dalla ~na della politicu, i· lornnto ad essere il fottore priucipnlc dclln ,·itn politicct di \':1ri paesi, è ap– punto per questo: In suu vitalità è lcgatA a qualche co;;;adi permanente <– di indistruggibilc della società moderna Ul forz.-t proletaria, la condizionl" l'roletaria nella società moderna. resta p('rtanto In le,•u deci,i,•a di ogni riu– uovamcnto politico e sociale. Presentare oggi, come neccs;o.ari.1cd urgente una lotta per w1'impu• ~tazioue europe:, dei uostri problemi fondamentali, c<1uivule clunque, in primo luogo, a ri"olgcrc un appello t\l ~ocialismo. cquhalc n richiamun· il socialismo alla sua storia, alla sua nalurn, alla ilUa ,cm mis.:ionc. ad um• monire il socialismo a non ,•cndere i diritti della sua primogenitura per un:, ~odella di lenticchie o, se preferite, per un piatto di piselli. La funzione internazionale è oggi wm immcdint:, ed urgente n«,-e-.~ilÌt •·uropen. La ,·era questione non è oggi se i popoli europei debbano migliorurt– b1 propria sorte mettendosi •~sicwe, oppure se debbano conservare la pro• pria allu:de sovranità. U questione è se e1si debbano cercare di ~opra, \'i– ,crc, metlendosi assieme, oppure uno dopo l'altro, ognuno a modo suo. spa· rirc. Cioè, essi perderanno ugualmente la propria sonnnitù, chi in un modo <' chi in un altro; mn non volontariamente, con l'adesione ad una forum– zionc stat11lc superiore in cui entrerebbero su un piede di uguagli:mza, mu decadendo inevitabilmente nella condizione umiliante dei protettorati e delle colonie. fo molti Paesi, come voi snpete, questo è già n,·,•enuto. ,. r assoluta :,,ovranità •tata-le, alla quale non si ,-uole rinuncinrc, vi è mc·ra .-pparenr.a.. Nella ,·aiutar.ione dei partiti politici vi saranno, dWlquc, molli giudizi da th•cdcrc, appena saranno saggiati alla pietra di paragone di concrete ini– ,.iu1h·e per l'unità europea o per la foderar.ione di gruppi di popoli euro– pei. Le attuali designazioni di • destra • e di • sioic:tra • :ippariranno ~1- lora etichette arbitrarie. Questo concetto io l'ho ritro\'alo espresso con grande chiarezza in 1111 • manifesto del gruppo di Ventotene, al quale ho già fotto allusione. 1: L.t li– nea di di\•isionc trn partili progressisti e partiti rcuionari - ,·cDnc detto in quel mauifc,;to - cade perciò orwai non lw1go la linea formale dcli:, maggiore o minore democrazia, del maggiore o del minore sociali!mo dn i· <:"lituire,ma lungo la sos1unziale nuo,·issiwa linea che separa quelli che ,·011• t·episcono come :6De essenziale dello. lotta quello aulico, cioè la couqui:0111 del potere poli1ico nuzionalc, e che farum10, sia pure im·olontarinmentc. il gioco delle fone reazionarie. la.sciando solidificare I.a Iowa incondcscc1,te 42

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