Volontà - anno II - n.4 - 1 ottobre1947

Biso~na che ogni minatore produc;:, di pili nella ma giorn.11a. Quc,ta è diH·ntata la 1<parola d'ordine». I dirigenti dei Piani han chiamato pcrriò " concuho i loro colleghi dei c:.indacati. i dirigenti della « National Uniou or M.incworkcrs ». Funzionari anche questi. pensanti ormai in termini di carte e di numeri anche se in origine magari minatori. ecci han dato ;1\le conclusioni dell'Ufficio Carbone una facile adesione. Anche i burocrati ,in– dac3li si son detti: oh «essi» obbediranno. Ed è stato quindi diramata l"ingiunzione. go,crnati,;:1 e sind;:1cnle - cioè appoggiata dal m:1,0:imo pcn· ,;abile di autorità - del maggiorato sforzo indi, idualc, tradotta nclrordinc f·hc la superficie di attacco di ciascun minatore o:.ullo o:.trato di l•arbonc , cni~e ;:aumentata di due piedi <1uadrati. Ma, oh fatto impre,•io:.to, i l;:noratori non hanno ubbidito. l->•i hanno reagito all'ordine con lentezza ma con forza, com"è proprio delle detenni– nazioni pensate. Primi, 140 operai d~una minier;:1 di Grimethorpe .:i ~ou detti: non è poo:.-.ibile attaccare una tale maggior '-npn,ficie. nelle t:onJi– zioni in cui si svolge il nostro lrworo, con i mezzi e la forz:a di cui di ..po• nimno. Hanru, rifiutalo quindi di accettare l'ingiunzione dei loro dirig<·nli '-inclacali. E poiehè quc'-li ,·i '-i ostit1.t\a110. cd ancor piì1 i funzionar! dc+ l"Uffteio Carboni forti di t;rn10 '-O~tcgno, .. j .:ono mcs,i in '-ciopcro. Ed im– mcdialamcntc la ragione della contcsn ha intcrc'-,ato tuui i minatori dcl– l'Yorkshirc. Via ,ia l:l rc,;:io:.tcnzn <.i è e,le'-a ad altri gruppi. ad altre mi– niere. ;:1daltre lo(·alità. Lo sciopero è giunto a fcrrm:n. perfino 60.000 mi– natori. Uno ,ciopel'O tcnac·c. alimentato da una idea chi:ir:a e d:1 una rle– lcrmin:azionc chinr:a: i funzionari ~ono i noc:tri <.:ervitori. debbono ri<·cvcre ,cm111:1i ordini, non darli ;:1noi. Noi dobbiamo dire d1c f•o.:u po~-iamo forc. non loro. La radi1·1· della rc<.istcnza era ben più profondo di quella delle ..0Ji1c conlf''-C per il Mlario e !"orario. Era in moto una \Olon1:1 di libe.-1i1 ,·ontro una ,olon1à crau1ori1:t. Pcrriò :t nulla gio,n,·a il diluvio di disf•or~i ,·on cui c-en·a,ano di j:;montare l'ngitazionc i dirigenti ~ind:u:·ali. i dirig<"nli dcli' fficio Carbone. cd infine lo "-tc.:so Minic;:tro laburi<:.ta del lavoro. Quanii di~cor,i! Prospeuive della incombente t·ri,i indu ..triale. -".l'– ccnni alla riduzione del gn, per lt: eucinc. del earhone fl<'I' il ri.:raldameuto. con l'imcrno :,Ile porte. Pericoli Cl'entu:-ili per In '-Cttinrnna di 5 ore. Hi- 1.:hiami nl " do,·ere nazionale », e ..trema ri~or.:a. Ece. Ma null.t ha ..mo<..o quei lavoralori. F.~i affermavano la prima rc.:i,;tcm::a orgaui,-:1 dei la,,ora· Lori ai pianificatori investiti dallo S1ato del potere cli «organizzare)) il lavoro. l..'I villoria non poteva manc;:ire. Dice\'ano in sostanza i la,·oratori: I) noi non riconosciamo a questi scribacchini che fan piani negli uffici, stac• . cati da ogni lavoro produttivo determinato, nè i-I potere nè la cupacità di de<"i'-ioni in cui pesi prima di 1utto la nostra possibilità di lavoro: colo noi po<.-.iamo farlo, solo noi sappiamo farlo, caso per caso; 2) i pianificatori ,on mag:.iri brave persone, magari dei buoni tecnici, magari animati da un -.acco di buone inlcnzioni - ma essi sono organizzati gerarchicamente alle dipendenze del Mini ..tcro del la,·o~o . .::ono sconnessi dalla fabbrie:i .:ingoia.

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