Volontà - anno II - n.3 - 1 settembre 1947

iabile per isolare su.l povero corJJO malato e de11utrito che siamo noi po– polo italiano i bubboni fascisti - condizione prima di ogni cura. E quindi i superstiti. fasci-sti, specialmente tra i. gioL-ani gerarchetti che nel mecca– nismo dei GuJ e delle Corporazioni e dei mille Emi trovavano facile col– locamento per rmo comoda Lii.a pseudo-intellettuale, senza responsabilità e con cariche vistose e stipendi ed accessori appre:.:.abili, tomono a JJCn - wre che il /asci.smo non era poi l'indecenw totale che si dice, che v'era pure in esso dei gruppi pensosi. d'avvenire, ansiosi. di t-ie costruttive: i quali. grnppi soll poi. proprio costituiti. dai gerarcltetr:i superstiti. Ed il popolo, nella babele delle « tattiche ~, ha smesso ogni proposito di azione. Gli ex partigia11i cercano di collocarsi nella. polizia, o in qualche Mini· stero. Rinasce. si consolida dinno,;o, lo SJJirito di gregge. Proprio mentre i fascisti rial::.ano la testa. La moltitudirie oppressa abbassa la testa diru,.ovo. fo questa si.t11aU.one, i demugoglii gettallo le loro reti. Ogni pastore modula melodie seducenti $t1Ll« propria :ampog,w, cerca cli attirare a sè il uwss,mo del.le pee-0re e dei coni sban<lat.iche mostrano cosi chi1:.risegni di soffrire la mancanza d'u.n padrone. Saggio i.l più. i.ndegno di q1tesLa manovra dà, naturalmente, i.l più ge– mitico dei demagoglii. itali.a11i .• Togliatti s·è /atto intervistare da « un <JtLO• ii.diano democratico» dal nome sonamc (« Lo Repubblica d'Italia>)), sulle possibilità di una « pacifica:ione tra cx fascisti ed c,nti/ascisti ». Già la do– manda è formulata con inganno, percl1è s; dovrebbe se mai parlare di fa· scisti ed cx antifascisti. Ma la risposta. poi, è uno dei soliti capolavori. D'un proble.m" clic tutti dovrebbero sentire sanguinante, Togliatti parla con tono leggero, i11terwla11do scherzi e botte e pseudo-<lisserta::::ioni, il so– li.io t.ono con cui. si parla a gente e/re non vuole pensare, che chiede soltanto cccita:i.011i.e1>idcrmichc. il tono del pastore. Dice, naturalmente. anche oosc giuste: come quando rileva il contrasto per cui « se un giovane che sia stato iu buona fede fascista, cd è oggi buon democratico, milita in un pa1·1ito di sinistra, è segnato a dito ed il fatto ~ considerato scauclaloso », mentre col consenso dei nostri benpensanti « una vecchia prostituta come Prezzolini tiene_ contradditori di politica mon· dialc >ò e nessuno trova dc, ridire. Dà ragione un poco al popolo, qnando trot·a modo di intercalare che « nulla è pili salutare che gli scoppi spontanei di ira popolare contro la propaganda cd i tentativi di organizzazione fascista che ebbero luogo ultimamente a Cremona, a Livorno cd altrove ». Ma dopo m,-er così disposto opportm1amentc. l'animo del lettore ud acceuarc le sue parole come. u,m.gelo. Togliat.ti avanza senza rum,ore le sue idee circa fo necessità ed i modi di. « recuperare alla democrazia i fascisti di buona fede )ò. Per lui it fascismo è stai.o « regime di tecnici plutocratici »- Per lu,i., e per il « suo Partito », « ,.otto il fascismo esisteltero correnti di pensiero politico e sociale, le quali erano dal fascismo imbrigliale e talora stampi– gliate col marchio ufficiale, ma ave,•ano una loro originalità cd hanno tul· tora una possibiliL1 di sviluppo autonomo ,. e quindi « hanno ora il diritto di rno,nife,;t::trs::.i cd in c,;:tc po-=si_:uuotrovare utili contl"ibuti alla cama della

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